martedì 15 novembre 2016

Puglia, Anas: a partire dal 15 novembre 2016 obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sui tratti delle strade statali a rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio

Anas ricorda che a partire dal 15 novembre 2015 e fino al 15 aprile 2017 sarà in vigore l`obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sulle strade statali maggiormente esposte al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.
Nel dettaglio, l`obbligo riguarda:
- la strada statale 7 `Appia`, dal km 591,741 al km 627,250 (confine regionale - Comune di Palagiano, in provincia di Taranto);
- la strada statale 17 `Dell`Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitico`, dal km 273,379 al km 284,000 (confine regionale - Variante di Volturara);
- la strada statale 17/Var `Variante di Volturara`, dal km 0,000 al km 14,250 (incrocio SP 145 ed innesto SS 17);
 - la strada statale 89 `Garganica`, dal km 105,300 al km 145,300 (Vieste - Mattinata, in provincia di Foggia);
- la strada statale 89 dir/B `Garganica`, dal km 0,000 al km 11,832 (Bivio La Cavola - Monte Sant`Angelo (FG));
- la strada statale 90 `Delle Puglie`, dal km 48,320 al km 67,200 (confine regionale - SP 113 a Monte Calvello (FG));
- la strada statale 93 `Appulo Lucana`, dal km 16,000 al km 20,750 (Barletta - Canosa (BT));
- la strada statale 96 `Barese`, dal km 55,790 al km 105,500 (Gravina - Palo del Colle, in provincia di Bari);
- la strada statale 99 `Di Matera`, dal km 1,900 al km 10,420 (Altamura - confine regionale);
- la strada statale 100 `Di Gioia del Colle`, dal km 18,000 al km 66,600 (Casamassima - innesto SS 7);
- la strada statale 170 dir A `Di Castel del Monte`, dal km 0,000 al km 15,070 (Castel del Monte - Andria (BT));
- la strada statale 172 `Dei Trulli`, dal km 1,400 al km 60,400 (Casamassima - bivio per Crispiano);
- la strada statale 172/dir `Dei Trulli`, dal km 0,000 al km 12,250 (Locorotondo - innesto SS 16 Fasano);
- la strada statale 272 `Di San Giovanni Rotondo`, dal km 11,100 al km 21,860 (SP 28 Pedegarganica - San Marco in Lamis), dal km 24,450 al km 29,750 (San Marco in Lamis - San Giovanni Rotondo) e dal km 33,350 al km 56,600 (San Giovanni Rotondo - Monte Sant`Angelo);
- la strada statale 655 `Bradanica`, dal km 31,000 al km 40,865 (casello A16 di Candela - confine regionale).

L’obbligo è segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale, ha validità anche al di fuori dei periodi indicati in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio e riguarda tutti i veicoli a motore, ad esclusione di ciclomotori e motocicli. L’Ordinanza è emanata nel rispetto delle vigenti norme che disciplinano la circolazione stradale (Codice della Strada). Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde, gratuito, 800 841 148.

Fonte: ANAS

giovedì 20 ottobre 2016

Pneumatici invernali: un mese di tempo per il cambio gomme.

Abbassamento delle temperature, pioggia e cielo cupo hanno catapultato gran parte della penisola nel pieno della stagione autunnale. Un periodo che coincide con uno degli appuntamenti a cui sono chiamati molti automobilisti: il cambio gomme.
Alternativa catene da neve. Il 15 ottobre, infatti, inizia ufficialmente la stagione delle dotazioni invernali. L’obbligo di circolare con pneumatici invernali oppure con catene a bordo sulle strade dove è previsto da apposita ordinanza del proprietario - secondo la direttiva emanata il 16 gennaio 2013 dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - parte il 15 novembre e termina il 15 aprile.
Un mese di tolleranza. Lo stesso ministero, tuttavia, ha concesso un mese di tolleranza, prima e dopo tale periodo, per dar modo agli automobilisti di effettuare gradualmente le operazioni di montaggio o smontaggio. Tale deroga vale per solo per le auto (veicoli M1), i furgoni fino a 3,5 tonnellate (N1) e i rimorchi fino 0,75 tonnellate (circ. 104/95).
Obbligo non per tutti. Per chi sceglie le gomme, vale la regola generale: devono essere montate coperture con le caratteristiche (misure, indice di carico e codice velocità) indicate nella carta di circolazione. Tuttavia, solo durante la stagione invernale il ministero ha concesso una deroga (circolare 1049 del 17 gennaio 2014): ferme restando le misure e l'indice di carico, possono essere montati pneumatici invernalicon codice di velocità inferiore a quanto prescritto, purché pari o superiore a “Q” (160 km/h).
La multa per i trasgressori. La sanzione prevista dal Codice della strada (commi 4 lett. e) e 14 dell’art. 6) per chi non si rispetta l'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo è una multa di 85 euro, ridotta a 59,50 se viene pagata entro cinque giorni dalla contestazione. In questi casi, viene anche intimato al conducente di arrestare il veicolo e di proseguire solo dopo avere averlo dotato di gomme invernali o catene.

Fonte: quattroruote.it
Link completo: http://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2016/10/14/pneumatici_invernali_da_oggi_un_mese_per_il_cambio_gomme.html

sabato 15 ottobre 2016

Test pneumatici All Season 2016 – 2017

7 pneumatici 205/55 R16 V Quattro Stagioni nella comparativa del TCS, ognuno eccelle in un ambito,l'ente svizzero consiglia gomme adatte alla stagione.


Il Touring Club Svizzero, dopo aver testato una serie di pneumatici invernali, ha messo alla prova 7 diversipneumatici All Season, comunemente detti Quattro Stagioni nella misura 205/55 R16 V. Il TCS ha valutato il comportamento delle gomme in scenari diversi assegnando punteggi sulle performance; i risultati sono stati poi confrontati con le omologhe versioni deglipneumatici estivi e invernali. Per l'ente svizzero è meglio scegliere una gomma ad hoc in base alla stagione.

LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE
I sette pneumatici All Season sono stati testati nelle varie condizioni climatiche e di fondo stradale che possono essere affrontate durante l'anno da un'automobilista. Il test invernale prevedeva prove sulla neve, sul ghiaccio, su fondi stradali bagnati e in condizioni climatiche tipiche della stagione fredda. Il test estivo è stato eseguito su asfalto asciutto e con temperature atmosferiche elevate. Gli esaminatori hanno preso nota del comportamento degli pneumatici secondo 18 distinti criteri d'esame. Tutte le gomme testate sono state inoltre valutate sulla rumorosità, sulla resistenza all'usura e alla loro incidenza sui consumi di carburante. Guarda il video sotto che riassume il test e leggi gli esiti in dettaglio delle prove più avanti.

I RISULTATI DEL TEST ALL SEASON
Delle sette gomme valutate soltanto due hanno ricevuto la menzione Raccomandato, si tratta del Michelin CrossClimate e del Vredstein Quatrac 5; i due pneumatici hanno ottenuto il medesimo voto globale (non calcolato sulla media ponderata, ma pari al valore più basso nei test), i punteggi più bassi sono stati registrati sulla neve per il primo e su neve, bagnato e asciutto per il secondo. Tre pneumatici hanno ricevuto la menzioneRaccomandato con Riserva, si tratta del Nokian Weatherproof, del Goodyear Vector 4 Season Gen.2 e del Pirelli Cinturato All Season; le tre gomme hanno ottenuto generalmente punteggi soddisfacenti, ma dove sono state riscontrate lacune queste erano al limite della sufficienza. Il Nokian e Goodyear non hanno convinto sull'asciutto, il Pirelli su asciutto, bagnato e neve. Le gomme che il TCS ha definito Non Raccomandatesono il Bridgestone A001 e l'Hankook Kinergy 4S, le lacune riscontrate da questi pneumatici sono diffuse e in alcuni casi, su neve per il primo e su bagnato per il secondo, i punteggi sono estremamente bassi (negli allegati in fondo trovi il prospetto con i risultati completi).

IL TCS CONSIGLIA LA GOMMA STAGIONALE
Nelle prove svolte dal Touring Club Svizzero si è visto come ogni pneumatico tenda aperformare meglio in specifiche situazioni. Questo secondo i tecnici elvetici è indicativo di quanto una gomma sia più adatta ad una stagione piuttosto che ad un'altra. La considerazione finale del TCS è che, visto che un'automobile viene generalmente impiegata tutto l'anno, attraverso i vari cambi climatici, si consiglia di adottare gomme invernali durante la stagione fredda, quindi performanti su bagnato, neve e ghiaccio e gomme estive quando si viaggia prevalentemente su fondi asciutti e con temperature mediamente elevate.

Fonte: sicurauto.it
Articolo completo: http://www.sicurauto.it/pneumatici-auto/news/test-pneumatici-all-season-2016-2017.html

lunedì 10 ottobre 2016

Dal 15 ottobre via alle gomme invernali!

L'estate e le belle giornate sono ormai lontane e bisogna attrezzarsi per potere affrontare al meglio la stagione fredda ormai alle porte. In tema di sicurezza stradale, soprattutto per chi vive al centro nord si approssima il momento delcambio pneumatici per equipaggiare la propria vettura con le gomme invernali. Una circolare del MIT autorizza la circolazione con gomme invernali, anche con codice velocità inferiore a quanto prescritto dalla Carta di Circolazione, dal 15 ottobre al 15 maggio, favorendo chi vuole provvedere per tempo ed evitare i disagi dell'ultimo minuto.

Orientativamente, per migliorare la sicurezza stradale, la circolazione e la mobilità nella stagione fredda le Regioni e Comuni dispongono, tramite specifiche ordinanze, le scadenze per il montaggio delle gomme invernali. In molte Regioni il termine ultimo per il cambio degli pneumatici è stato fissato per il 15 novembre, superato il quale, chi non avrà provveduto alla sostituzione, rischia sanzioni pecuniarie in caso di controllo da parte delle autorità e vedrà applicarsi il provvedimento di interdizione del transito fino a quando la vettura non sarà equipaggiata con gomme idonee. 

Chi vive in una Regione nella quale entreranno in vigore le ordinanze invernali sulla circolazione può provvedere con largo anticipo sulle scadenze canoniche, questo grazie alla circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Riguardo al tipo di gomme che è possibile montare, si può scegliere anche uno pneumatico invernale con un indice di velocità ridotto rispetto a quanto scritto sul libretto, e comunque non inferiore al codice velocità Q. Ad esempio se la carta di circolazione prescrive una gomma con codice velocità T, quindi con velocità massime fino a 190 km/h, è possibile scegliere uno pneumatico invernale con codice S.

Pensare per tempo alla sostituzione delle gomme permette di mettersi al riparo da dimenticanze e ritrovarsi a circolare "fuori legge" qualora si dimenticasse la scadenza imposta dalle ordinanze. Bisogna anche tener presente che anticipare l'installazione evitalunghe file presso i gommisti; con l'approssimarsi della scadenza molti automobilisti si recano in massa presso le officine per provvedere al cambio gomme e mettersi in regola. Altro problema per chi pensa all'ultimo minuto alle gomme invernali potrebbe essere quello della disponibilità degli pneumatici adatti alla propria vettura, con la forte richiesta concentrata in poche settimane i magazzini dei gommisti potrebbero svuotarsi, ma in questo caso si può ricorrere all'acquisto online.

Fonte: sicurauto.it
Link completo: http://www.sicurauto.it/codice-della-strada/news/dal-15-ottobre-via-alle-gomme-invernali-facciamo-chiarezza.html

mercoledì 5 ottobre 2016

Innalzare il limite legale del battistrada a 3mm? Michelin dice no!



Alcuni produttori di pneumatici hanno proposto di portare il limite legale del battistrada dagli attuali 1,6 millimetri a 3 o addirittura 4 millimetri. Michelin, invece, sostiene che l’attuale limite legale di 1,6 mm risponde perfettamente alle esigenze della mobilità moderna.
I pneumatici Michelin invernali, come il Pilot Alpin, con le lamelle profonde in 3D, e il CrossClimate, sono pneumatici omologati per l’inverno nei paesi in cui i pneumatici invernali sono obbligatori, e offrono prestazioni elevatissime fino all’ultimo chilometro, cioè fino a un livello di usura del battistrada di 1,6 mm.
Michelin afferma di essere contraria a un cambiamento della regolamentazione relativa a una profondità minima di scultura dei pneumatici, per tre ragioni:

1-Sicurezza

  • La regolamentazione in vigore, del 1989, prendeva in considerazione le prestazioni dell’epoca. Per quanto riguarda i progressi realizzati nel mondo dei pneumatici, la maggior parte dei modelli attuali offre prestazioni superiori.
  • Oggi, nessuna statistica permette di stabilire la relazione tra un aumento degli incidenti e il fatto che lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 o 4 mm.
  • Le distanze di frenata dipendono da diversi elementi. Sistema di frenata, sensori ABS, granulometria del suolo (livello di aderenza), condizioni meteorologiche (umidità e temperatura), pressione dei pneumatici, temperatura della gomma, comportamenti di guida sono tra i tanti criteri che entrano in gioco al di là delle caratteristiche intrinseche del pneumatico.
  • Anche i pneumatici nuovi possono presentare grandi differenze di prestazioni nel campo dell’aderenza in base alla marca, ai produttori, ai modelli e alle misure. Un pneumatico premium con una scultura del battistrada a 1,6 mm può essere più performante di un pneumatico economico “budget”, nuovo o quasi nuovo.
  • In realtà, già i primi chilometri percorsi determinano un’usura. Michelin offre per l’insieme dei suoi pneumatici un alto livello di performance per ogni esigenza fino a uno spessore di scultura del battistrada di 1,6 mm, cioè diversi anni e decine di migliaia di chilometri dopo l’acquisto.

2-Costo

  • Sostituire i pneumatici quando lo spessore della scultura è 3 o 4 mm costringe a un cambio più frequente, con conseguente aumento di costi per il consumatore. Questo non è accettabile in un’epoca in cui i progressi tecnologici legati al pneumatico, indipendentemente da quelli raggiunti in campo automobilistico, dovrebbero, al contrario, offrire un miglioramento delle prestazioni dei pneumatici.
  • Sostituire un pneumatico a 3 o 4 mm di profondità di scultura invece che a 1,6 mm rappresenta indicativamente un pneumatico in più per vettura ogni due anni – una situazione non proponibile all’automobilista.
  • L’impatto per gli utilizzatori professionali e per le flotte sarebbe altrettanto significativo, con un incremento del TCO (costo totale di gestione). Aumenterebbero le rate mensili associate ai contratti di noleggio e leasing, come i termini dei sempre più diffusi PCP (personal contract purchase) per i privati.

3-Ecologia

  • Fabbricare un pneumatico richiede l’utilizzo di numerosi materiali, ma anche energia. Più materia è utilizzata, maggiore è l’impatto ambientale. Sostituire i pneumatici il più tardi possibile permette di evitare il sovra-consumo di materie prime e di energia.
  • La resistenza al rotolamento, responsabile del 20 % del consumo di carburante delle vetture (motore termico ed elettrico), migliora con l’usura. Sostituire prematuramente i pneumatici comporterebbe un consumo supplementare fino a 900 milioni di litri di carburante l’anno, cioè ulteriori 3 milioni di tonnellate l’anno di emissioni di CO2, l’equivalente di un anno di emissioni di CO2 per una città come Manchester (GB). Questo livello raggiungerebbe i 9 milioni di tonnellate se si aggiungesse la perdita di materia generata dalla sostituzione anticipata dei pneumatici, l’equivalente delle emissioni annuali di CO2 della città di Birmingham, seconda città della Gran Bretagna.
  • Anche il riciclo consuma energia. Più materia si deve riciclare, meno efficaci si è in termini di sostenibilità. Nel parco automobilistico europeo, passare da 1,6 mm a 3 mm corrisponderebbe a oltre 1,5 milioni di tonnellate di materie prime perse annualmente, equivalenti a una richiesta energetica di 290 milioni di tonnellate di petrolio greggio, cioè la produzione annuale di Messico e Venezuela insieme.
NB: La regolamentazione europea, secondo la direttiva 89/459/CEE, recepita in Italia all’interno del Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992 (Nuovo Codice della Strada) relativo alle caratteristiche e alle condizioni di utilizzo dei pneumatici di automobili e rimorchi, definisce a 1,6 mm la profondità legale minima della scultura dei pneumatici dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali M 1 (vetture), N 1 (furgoni) e O1/O2 (rimorchi). È stato considerato, quindi, che questa profondità di scultura del battistrada sia sufficiente per evacuare il velo d’acqua presente su una strada potenzialmente bagnata e offra le condizioni di sicurezza per tutti gli automobilisti, in ogni condizione.
Fonte: pneusnews.it
Link completo: http://www.pneusnews.it/2016/10/04/innalzare-il-limite-legale-del-battistrada-a-3mm-michelin-dice-no/

sabato 27 febbraio 2016

Vredestein vince il test estivo ADAC-TCS- ÖAMTC nella dimensione 185/65 R15 88H.

ADAC, insieme ai partner ÖAMTC e TCS, ha pubblicato i risultati del test sui pneumatici estivi 2016, che hanno visto competere un totale di 32 prodotti in due dimensioni, 185/65 R15 88H e 225/45 R17 94Y.
Le 18 prove, conformi all’utilizzo pratico, a cui sono stati sottoposti i pneumatici hanno evidenziato i punti forti e deboli.  Il comportamento specifico di ogni gomma è stato testato su vari percorsi di prova, con fondo stradale asciutto e bagnato, esaminando anche la rumorosità, il consumo di carburante, l’usura, la resistenza all’alta velocità e la durata. Alla fine di questa complessa e esigente procedura d’esame, 29 dei 32 pneumatici testati hanno ricevuto la menzione “raccomandato” o valutazioni superiori.
Tra le 16 dimensioni 185/65 R15 88H, sette prodotti sono stati definiti “molto raccomandato” grazie alle loro prestazioni equilibrate. Il vincitore, nonchè miglior pneumatico sul bagnato, in particolare quando si analizza la frenata e l’handling, è stato il Vredestein Sportrac 5. Una prestazione particolarmente importante per la casa olandese, che batte la concorrenza premium, formata da tutti i marchi principali. Il Vredestein si piazza davanti al Continental ContiPremiumContact 5, che ottiene il miglior voto sull’asciutto. A seguire, troviamo ilDunlop Sport BluResponse, il Goodyear EfficientGrip Performance, l’Hankook Kinergy Eco K425, il Nokian Line e il Kumho Ecowing ES01 KH27. Tutti questi pneumatici sono stati giudicati “molto consigliati” e sono stati lodati per il consumo di carburante, le prestazioni su asciutto e bagnato, la sicurezza e il comportamento equilibrato. Per trovare le differenze maggiori tra questi pneumatici è necessario guardare all’usura, dove Hankook, Nokian e Kumho non si sono comportati come i primi quattro.
Altri sette pneumatici, a causa di piccole e più mercate lacune, hanno ricevuto la valutazione “raccomandato”. Qui si iniziano a trovare differenze più importanti e anche qualche sorpresa. Innanzitutto, il Sava Intensa HP e l’Infinity Ecosis si piazzano davanti a marchi come Michelin e Bridgestone. Il Sava viene lodato per il comportamento sul bagnato, l’usura e il consumo, mentre risulta il peggiore nel test del rumore e presenta alcune debolezze sull’asciutto. L’Infinity è, invece, il migliore sul rumore, ma sul bagnato ha alcune carenze e il consumo è un punto di forza. A seguire troviamo il Michelin Energy Saver +, che secondo l’Adac ottiene il miglior voto per il consumo di carburante e l’usura, ma presenta alcune debolezze sul bagnato. Il Barum Brillantis 2 viene definito “ottimo per l’usura, buono per il consumo di carburante e buono sull’asciutto” presentando solo qualche debolezza sul bagnato. La seconda sorpresa è il Bridgestone Turanza T001, che conclude il test con il voto di consigliato perché è sì il migliore sull’asciutto, ma non riesce a replicare la stessa prestazione sul bagnato. Chiudono la classifica riservata ai consigliati il Nexen N Blu HD Plus e il Semperit Comfort-Life 2. Il pneumatico coreano è ottimo sull’asciutto, buono per il consumo di carburante e per l’usura, ma ha alcune debolezze sul bagnato, mentre l’austriaco è ottimo per usura e buono sull’asciutto e per il consumo di carburante, ma incerto su bagnato e rumorosità.
In fondo alla classifica troviamo un pneumatico con il rating “raccomandato con riserva”, e uno con il voto “non raccomandato”. Il Nankang Green-Sport Eco 2+ è raccomandato con riserva perché presenta marcate lacune nel comportamento su bagnato, anche se su asciutto e nel test di usura è stato giudicato buono. Questo pneumatico è ha presentato i consumi più alti del test.
In ultima posizione, non raccomandato, troviamo il GT Radial Champiro VP1, definito “molto scarso sul bagnato”, in particolare nel test di frenata. Inoltre, sebbene sia ottimo per l’usura e buono per il consumo di carburante, presenta anche debolezze sull’asciutto. Il produttore, tuttavia, ha ricordato che questo pneumatico è stato sostituito dal nuovo modello, il Champiro FE1.
Al test ha partecipato anche il Pirelli Cinturato P1 Verde, ma nelle prove sul bagnato si sono riscontrate massicce differenze prestazionali per il modello. Adac ha affermato che, a detta della casa interpellata in merito, gli esemplari carenti provenivano da un particolare stabilimento di produzione. Spiegazione questa che è stata confermata da ulteriori test effettuati su pneumatici acquistati presso la sede di produzione interessata. Di conseguenza, il modello è stato eliminato dalle rimanenti prove. Adac afferma che “non è in grado di fornire risultati esaustivi per questo prodotto, in quanto né gli pneumatici che hanno performato meglio né quelli con esito peggiore sono stati sottoposti all’insieme di verifiche standard come per il resto della selezione. Secondo le indicazioni del produttore, lo stabilimento in questione avrebbe omesso di modificare la mescola del Cinturato P1 Verde come da specifiche. Attualmente il problema è in via di risoluzione.”
Grazie agli esami trasversali delle serie, i test dei tre enti permettono di analizzare in dettaglio e confrontare non solo le varie marche, bensì più treni dello stesso modello. I pneumatici vengono testati in diverse discipline e scarti anche minimi nei rilevamenti (ad es. nella frenata sul bagnato) determinano l’esclusione del prodotto dalle ulteriori sequenze di prova e quindi la non pubblicazione dei risultati.
Fonte: http://www.pneusnews.it/
Link completo: http://www.pneusnews.it/2016/02/26/vredestein-vince-test-estivo-adac-tcs-oamtc-nella-dimensione-18565-r15-88h/

venerdì 26 febbraio 2016

Il TCS ha messo alla prova 32 gomme di dimensioni 185/65 R15 e 225/45 R17. Scopri quali sono gli pneumatici più efficienti e sicuri.

La primavera sta arrivando e promette sole e temperature piacevoli, due ingredienti che catalizzano la voglia di viaggiare e, se le gomme della nostra auto sono un po' "stanche", è venuto il tempo di cambiarle. La scelta può essere facilitata dalla prova comparata che il CTS ha fatto su 32 pneumatici estivi.
DUE MISURE, TANTE AUTO - La comparativa (leggi i risultati nel PDF in allegato) si è svolta in un circuito test e ha comportato prove dettagliate su asfalto bagnato e asciutto e valutazioni sullarumorosità di rotolamento, il consumo di carburante, l'usura e laresistenza all'alta velocità. Le misure scelte, 185/65 R15 88H e 225/45 R17 94Y, sono molto diffuse: la più piccola è usata da molti modelli del segmento B e anche da qualcuno di classe superiore mentre la più grande, disponibile anche con indice di velocità Y (fino a 300 km/h) è diffusa in auto più prestanti. Anticipiamo subito che i risultati sono stati confortanti: su un campione di 32 pneumatici soltanto due hanno ottenuto una valutazione minore di "raccomandato": uno è stato giudicato "raccomandato con riserva" e un altro ha avuto un "non raccomandato".
UNA MEDIA ALTA - Dettagliando per misura possiamo dire che gli pneumatici con dimensioni 185/65 R15 88H erano 167 fra di loro hanno esibito prestazioni equilibrate e positive in tutti gli aspetti considerati e si sono quindi meritati una definizione di "molto raccomandato" mentre altri 7, a causa di piccole lacune, hanno ricevuto la valutazione "raccomandato"; uno ha ottenuto la menzione "raccomandato con riserva" e solo uno è stato giudicato "non raccomandato". Anche i 16 pneumatici delle dimensioni 225/45 R17 94Y sono stati sottoposti alle stesse prove: se solo 4 hanno conquistato il "molto raccomandato", 11 hanno la valutazione di "raccomandato" e uno soltanto è sceso a "raccomandato con riserva". Fra i modelli per i cerchi da 15", Vredestein Goodyear hanno brillato per il comportamento sul bagnato, mentre Continental ha impressionato sull'asciutto come Dunlop, che si è inoltre dimostrato molto scorrevole. La fascia dei "raccomandati" ha mostrato qualche punto debole:Sava non ha brillato sull'asciutto, Infinity ha avuto qualche incertezza sia sull'asciutto sia sul bagnato mentre Michelin è stato parco e resistente ma migliorabile sul bagnato. Il "raccomandato con riserva" Nankang innalza i consumi e non va molto bene sul bagnato. Troppo incerto in tutte le condizioni il "non raccomandato" Champiro. Negli pneumatici da 17"Continental spicca per la buona tenuta in tutte le condizioni, l'ESA consuma poco, Pirellieccelle sul bagnato mentre Vredestein si distingue sull'asciutto. HankookSavaNokian eYokohama cedono un po' sul bagnato mentre a Maxxis viene attribuito il "raccomandato con riserva" per un grip sul bagnato non buono.
L'AFFAIRE PIRELLI - Stupisce l'assenza di Pirelli nel gruppo degli pneumatici nella dimensione 185/65 R15 88H ma il TCS ha fornito una dettagliata spiegazione a questa mancanza. Il "candidato" Pirelli, il Cinturato P1 Verde, durante le prove sul bagnato ha evidenziato differenze nelle prestazioni troppo accentuate, spiegate dal Costruttore con il fatto che un certo stabilimento produttivo non avrebbe aggiornato la mescola del Cinturato P1 Verde come da specifiche, un problema in via di risoluzione. In effetti questa spiegazione è stata confermata da test condotti su altri esemplari di questa copertura ma il TCS non ha ritenuto di sottoporre le gomme a tutte le verifiche standard previste per il resto della selezione. I test del TCS sono dichiarati come in grado di analizzare e confrontare non solo le varie marche, ma anche più treni dello stesso modello. Se si rilevano scarti prestazionali anche piccoli in esemplari diversi dello stesso modello, esso viene escluso dalle altre prove e quindi non vengono pubblicati i risultati. Ricordiamo che i risultati completi dei test sulle gomme sono consultabili tramite l'applicazione gratuita del TCS per iOS, che permette anche di consultare in ogni momento i test sui pneumatici degli ultimi due anni; una funzione di ricercafornisce i risultati delle gomme delle dimensioni desiderate. Le informazioni sono disponibili in tedesco, francese, italiano e inglese.
di Nicodemo Angì

Fonte: http://www.sicurauto.it/
Link completo: http://www.sicurauto.it/pneumatici-auto/news/test-pneumatici-estivi-2016.html

mercoledì 10 febbraio 2016

Nella scelta degli pneumatici l’etichetta europea non basta!

Il nuovo tipo di etichetta europea ideata per i consumatori e finalizzata a garantire un risparmio in termini di benzinanon si sta rivelando un parametro molto attendibile. Molte sono le problematiche ancora da risolvere, più che altro riguardanti la mancanza, attualmente, di un organismo di controllo indipendente che possa monitorare le informazioni riportate dalle case produttrici.
L’esigenza di creare una sorta di lista per la classificazione degli pneumatici è sorta perchè si è visto come una serie di fattori accessori in una macchina possano influire notevolmente sul consumo globale di benzina. Il tipo di pneumatici e il loro stato manutentivo rientrano in questi parametri.

E’ stato calcolato che un’autovettura che viaggia con pneumatici logorati, non a pressione o con alta resistenza al rotolamento possono provocare un incremento del consumo in termini di carburante compreso tra il 10 e il 20% in più. A tal fine, la scelta di una buona marca e la costanza nella manutenzione può essere una valida alternativa per mantenere costanti i propri consumi. Per aiutare gli automobilisti in tal senso, quindi, da circa due anni è stata introdotta l’ etichetta europea, un sistema di monitoraggio in cui vengono ogni casa produttrice riporta alcuni dati circa le prestazioni degli pneumatici. La sua consultazione, quindi, può essere d’aiuto per una scelta consapevole.

Prestazioni riportate
In genere, i valori indicati sulle etichette europee riguardano, come prima indicazione, laclassificazione di risparmio sul carburante, che è compresa tra A e G e vengono indicati con una variazione cromatica che oscilla dal verde (A), al giallo e al rosso (G). La fascia verde è la più conveniente, in quanto potrebbe portare a un risparmio di circa 6 litri di carburante ogni 1000 chilometri.
L’aderenza sul bagnato è il secondo parametro indicato nell’etichetta e si riferisce al tempo di frenata dell’autoveicolo su un suolo bagnato. Anche in questo caso, la scala di valori è indicata da lettere comprese dalla A (migliore aderenza) alla F (peggiore aderenza). L’importanza di questo parametro è fondamentale in termini di sicurezza del conducente in caso di guida con avverse condizioni meteo.
Le emissioni esterne di rumorosità rappresentano un ulteriore parametro di classificazione riportato e vengono rappresentate da onde nere che si propagano da una ruota: maggiore è il numero delle onde, meno silenzioso sarà lo pneumatico. I valori riscontrati, in genere, sono misurati in decibel e rapportati in scala logaritmica. Quest’ultimo valore è particolarmente importante in termini di inquinamento acustico come fonte di stress, soprattutto nei grandi centri abitati, dove la portata delle macchine circolanti è alta. Se tutte le autovetture avessero un indice di rumorosità minimo, la soglia di stress globale scenderebbe di molto.
Il caso: è stata un’iniziativa di successo?
Dopo un’anno circa dall’uscita della normativa riguardante la lettura dell’etichetta europea, sono cominciate le prime analisi statistiche per capirne l’andamento. Ciò che è emerso è che, effettivamente, la sua presenza risultava importante per il consumatore ma il valore dato cambiava molto a seconda del Paese considerato. Infatti, anche se la maggior parte di essi erano a conoscenza della legislatura che ne era alla base, solo per alcuni rappresentava un importante parametro di consultazione all’atto dell’acquisto. I valori a cui più veniva data importanza era la resistenza al rotolamento (il cui valore deve essere basso per poter portare a un risparmio), mentre l’aderenza al bagnato era il secondo parametro. La rumorosità non veniva praticamente considerata. In realtà, è emerso un quadro complessivo abbastanza limitato, in quanto, secondo il pubblicol’etichetta è incompleta: sarebbe stato preferibile riportare anche altre indicazioni, come per esempio, la resa chilometrica dello pneumatico su strada.
E’ stato interessante anche notare come cambiassero le risposte degli interessati in funzione del luogo di appartenenza: gli inglesi hanno dichiarato di non utilizzare affatto l’etichetta come parametro per la propria scelta; risposta diametralmente opposta a quella rilasciata, per esempio, dai cittadini francesi. A livello nazionale, gli italiani hanno mostrato di darle la giusta importanza, dichiarando il costo chilometrico come parametro maggiormente considerato.
Fatto sta che, attualmentesi pone un problema diversoche riguarda la veridicità delle informazioni riportate dalle case produttrici sull’etichetta europea. Infatti, sono stati effettuati in Germania, dall’Osservatorio per i Consumatori unitamente con l’Automobil Club Tedesco, una serie di appositi test sul bagnato, condotti con pneumatici sia appartenenti ai marchi più noti che meno conosciuti.
Tali test hanno messo in luce una serie di discrepanze notevoli tra quanto constatato a livello pratico e quanto dichiarato ufficialmente. I risultati discordanti, a onor di cronaca, riguardavano principalmente le aziende più piccole, ma ciò non toglie che un accadimento del genere inficia un’operazione globale studiata per fornire vantaggi ai consumatori, non ai produttori.

Il problema fondamentale, quindi, è che queste etichette europee, così come sono state formulate, consistono in autocertificazioni che ogni casa produttrice di pneumatici rilascia. Di conseguenza, in mancanza di un organismo di controllo terzo e indipendente, ognuna può scrivere con buona approssimazione i valori più convenienti.
Possibili soluzioni
Se da un lato, quindi, è encomiabile la volontà di regolamentare a livello legislativo la scelta dei parametri da considerare per gli pneumatici è, al tempo stesso, fondamentale sensibilizzare il consumatore verso una scelta consapevole, in primo luogo per garantire la propria sicurezza e poi per offrirgli anche un risparmio tangibile.
A tal fine, però, sia la Commissione Europea che la Comunità Europea, hanno necessità di predisporre appositi enti che controllino le informazioni rilasciate, dotati dell’autorità di rilasciare sanzioni se dovessero scoprire il falso. Un progetto del genere è stato già richiesto in via ufficiale dalle principali aziende leader su mercato. In questo modo si darebbe il giusto valore all’investimento fatto sull’etichetta europea, incentivando ulteriormente il consumatore a prendere sul serio la sua consultazione.

Fonte: lindro.it
Link completo: http://www.lindro.it/nella-scelta-degli-pneumatici-letichetta-europea-non-basta/

martedì 2 febbraio 2016

È molto importante controllare regolarmente la pressione dei pneumatici della propria auto. Recatevi presso il vostro gommista di fiducia!

Tabella Pressione gomme

La pressione gomme è la quantità d’aria che viene immessa all’interno del pneumatico in modo da garantire la perfetta aderenza quando “impatta” con il suolo. La misurazione è in “bar” (1 bar corrisponde a circa 1 kg/cm2).
È molto importante verificare periodicamente il livello di pressione adatta dei propri pneumatici.
Prima di procedere al controllo, è necessario essere a conoscenza del valore di pressione gomme esatto per la propria auto. Si tratta di un dato indicato sia sul libretto di circolazione che all’interno dellosportellino del serbatoio.
Viene infatti segnalato un livello di pressione pneumatici consigliato dallo stesso produttore del veicolo. Di solito è compreso tra i 1.8/1.9 e 2.3/2.4 bar. In alcuni casi può essere superato per spingersi fino a 2.7 bar (ad esempio con il proprio veicolo in pieno carico).

Controllo Pressione pneumatici

Verificare la pressione delle gomme non è una operazione complicata nel caso si disponga di un manometro. Ad esempio, per chi ama il fai da te, sono in vendita collegati ad appositi compressori (di varie dimensioni) che possono essere trasportati tramite piccole ruote.
In alternativa è sempre possibile recarsi presso il proprio gommista di fiducia.
È molto importante controllare regolarmente la pressione degli pneumatici della propria auto. Ecco perchè.
Con l’aumentare dei chilometri percorsi, la gomma tende infatti aperdere pressione. Circolare con pneumatici sgonfi può essere causa di diverse negative conseguenze in termini di consumi e sicurezza.
Si registrerà una usura dei bordi del battistrada, un eccessivosurriscaldamento del pneumatico (può portare allo scoppio) e un minor controllo del veicolo.

 Pressione gomme auto usura
Una bassa pressione è anche una delle principali cause di Acquaplaning. Quest’ultimo si verifica quando, su strada bagnata, i pneumatici perdono aderenza con l’asfalto, sbandando pericolosamente e perdendo il controllo del proprio veicolo.
Un altro fattore da tenere in considerazione è l’effetto negativo sulconsumo di carburante. Una minore pressione influisce sulla resistenza al rotolamento e dunque, in parole povere, richiede una quantità maggiore di carburante che si ripercuote negativamente sul proprio portafogli.
Naturalmente è negativo anche gonfiare in modo spropositato il pneumatico, in quanto è una operazione che provoca una usura centrale del battistrada e conseguente deformazione della stessa gomma, oltre a non assicurare la giusta aderenza al suolo, vedendo aumentato lo spazio di frenata per una minore tenuta di strada.
Se il proprio veicolo è dotato di sensori di pressione delle gomme, saranno questi ultimi a segnalare alla centralina eventuali anomalie.  Oggi tutte le nuove auto sono dotate di un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (TPMS).
 Pressione gomme auto sensore

Pressioni gomme consigli

Si consiglia di controllare regolarmente la pressione degli pneumatici del prorpio veicolo.
È opportuno sapere che le gomme sull’asse anteriore sono maggiormente sottoposte a tensioni, in quanto sopportano un peso più elevato causato della presenza del motore.
Un altro consiglio è di controllare il livello di pressione con le gomme a freddo, per evitare di riscontrare valori alterati provocati dal fenomeno della dilatazione termica.
Infine dopo lunghi viaggi in auto è sempre auspicabile di controllare lo stato di pressione di tutti e quattro gli pneumatici.

Fonte: http://autoblog.atuttonet.it/
Link completo: http://autoblog.atuttonet.it/sicurezza-auto/pressione-gomme-auto.php

venerdì 29 gennaio 2016

Vredestein lancia SnowTrac5, più efficienti con Full Silica Compound.

Le gomme invernali SnowTrac5 nascono nel Centro Ricerca e Sviluppo a Enschede da un’innovativa tecnica di miscelazione e silenizzazione.


Cosciente del fatto che l'inverno sta pian piano avanzando e con esso le temperature basse, la neve e il ghiaccio, Vredestein ha presentato il nuovo Snowtrac 5, pneumatico invernale. A tal proposito, va ricordato che per percorrere alcune strade, bisogna già aver equipaggiato la propria automobile con gli pneumatici invernali (o comunque avere a bordo le catene da neve); ad ogni modo, l'obbligo delle gomme invernali o delle catene scatterà come di consueto dal 15 novembre. Torniamo allo Snowtrac 5, ecco le sue caratteristiche.
SVILUPPO OLANDESE - Vredestein Snowtrac 5 è un pneumatico invernale progettato per affrontare le situazioni di marcia del veicolo in condizioni meteo difficili, che presentano asfalto molto bagnato, freddo, innevato e con una scarsa aderenza. Per il suo sviluppo, i tecnici Vredestein hanno condotto un percorso evolutivo che tenesse conto di tre parametri: la sicurezza, le prestazioni e la durata nel tempo. Anche Snowtrac 5 è statosviluppato a Enschede, nei Paesi Bassi, nel nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo globale pneumatici per veicoli passeggeri di Apollo Tyres. I solchi laterali nelle spalle del battistradasono stati studiati per assicurare una maggiore stabilità del pneumatico, garantendo più grip con il manto stradale e maggior precisione di guida in curva.
MESCOLA E DESIGN - La nuova mescola del battistrada dello Snowtrac 5 è stata ottenuta grazie all'utilizzo di tecniche di miscelazione innovative possibili grazie al nuovo miscelatore tandem che consente alle prime fasi di miscelazione e silanizzazione di avvenire in parallelo così da creare un "Full Silica Compound". Il design di questo pneumatico è caratterizzato da una linea snella, che comunque dona al pneumatico un aspetto assolutamente solido. La zona centrale dello Snowtrac 5 mette in risalto il battistrada realizzato a forma di "V",mentre angoli geometrici speciali al centro creano un solco continuo. Tutto ciò viene proposto per garantire una maggiore stabilità, precisione in curva e un comfort di guida migliore rispetto al passato.
QUESTIONE DI LAMELLE - Grazie a una trama di lamelle non parallele e alla loro lunghezza, lo strato di pellicola creato da ghiaccio, acqua e neve dovrebbe essere destinato a rompersi con più facilità. Le lamelle hanno diverse forme e profondità e sono orientate in varie direzioni; inoltre, la profondità delle lamelle è stata aumentata di quasi il 30% rispetto al suo predecessore, lo Snowtrac 3. Lo studio dei tecnici Vredestein è stato incentrato nel trovare il giusto equilibrio tra le lamelle di direzione laterale e longitudinale, utile a garantire la migliore trazione e aderenza in curva su superfici bagnate e in presenza di neve e ghiaccio. Lo Snowtrac 5 è basato sul design della tecnologia Stealth, lanciata dai militari per rendere i loro veicoli più silenziosi, per questo una delle sue sfide da vincere è contro la rumorosità. Lo Snowtrac 5 è disponibile dalla misura 145-70 R13 71 T alla più grande 205-70 R15 96 T.
di Francesco Parente
Fonte: http://www.sicurauto.it/
Link completo: http://www.sicurauto.it/pneumatici-auto/news/vredestein-lancia-snowtrac5-piu-efficienti-con-full-silica-compound.html