giovedì 20 ottobre 2016

Pneumatici invernali: un mese di tempo per il cambio gomme.

Abbassamento delle temperature, pioggia e cielo cupo hanno catapultato gran parte della penisola nel pieno della stagione autunnale. Un periodo che coincide con uno degli appuntamenti a cui sono chiamati molti automobilisti: il cambio gomme.
Alternativa catene da neve. Il 15 ottobre, infatti, inizia ufficialmente la stagione delle dotazioni invernali. L’obbligo di circolare con pneumatici invernali oppure con catene a bordo sulle strade dove è previsto da apposita ordinanza del proprietario - secondo la direttiva emanata il 16 gennaio 2013 dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - parte il 15 novembre e termina il 15 aprile.
Un mese di tolleranza. Lo stesso ministero, tuttavia, ha concesso un mese di tolleranza, prima e dopo tale periodo, per dar modo agli automobilisti di effettuare gradualmente le operazioni di montaggio o smontaggio. Tale deroga vale per solo per le auto (veicoli M1), i furgoni fino a 3,5 tonnellate (N1) e i rimorchi fino 0,75 tonnellate (circ. 104/95).
Obbligo non per tutti. Per chi sceglie le gomme, vale la regola generale: devono essere montate coperture con le caratteristiche (misure, indice di carico e codice velocità) indicate nella carta di circolazione. Tuttavia, solo durante la stagione invernale il ministero ha concesso una deroga (circolare 1049 del 17 gennaio 2014): ferme restando le misure e l'indice di carico, possono essere montati pneumatici invernalicon codice di velocità inferiore a quanto prescritto, purché pari o superiore a “Q” (160 km/h).
La multa per i trasgressori. La sanzione prevista dal Codice della strada (commi 4 lett. e) e 14 dell’art. 6) per chi non si rispetta l'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo è una multa di 85 euro, ridotta a 59,50 se viene pagata entro cinque giorni dalla contestazione. In questi casi, viene anche intimato al conducente di arrestare il veicolo e di proseguire solo dopo avere averlo dotato di gomme invernali o catene.

Fonte: quattroruote.it
Link completo: http://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2016/10/14/pneumatici_invernali_da_oggi_un_mese_per_il_cambio_gomme.html

sabato 15 ottobre 2016

Test pneumatici All Season 2016 – 2017

7 pneumatici 205/55 R16 V Quattro Stagioni nella comparativa del TCS, ognuno eccelle in un ambito,l'ente svizzero consiglia gomme adatte alla stagione.


Il Touring Club Svizzero, dopo aver testato una serie di pneumatici invernali, ha messo alla prova 7 diversipneumatici All Season, comunemente detti Quattro Stagioni nella misura 205/55 R16 V. Il TCS ha valutato il comportamento delle gomme in scenari diversi assegnando punteggi sulle performance; i risultati sono stati poi confrontati con le omologhe versioni deglipneumatici estivi e invernali. Per l'ente svizzero è meglio scegliere una gomma ad hoc in base alla stagione.

LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE
I sette pneumatici All Season sono stati testati nelle varie condizioni climatiche e di fondo stradale che possono essere affrontate durante l'anno da un'automobilista. Il test invernale prevedeva prove sulla neve, sul ghiaccio, su fondi stradali bagnati e in condizioni climatiche tipiche della stagione fredda. Il test estivo è stato eseguito su asfalto asciutto e con temperature atmosferiche elevate. Gli esaminatori hanno preso nota del comportamento degli pneumatici secondo 18 distinti criteri d'esame. Tutte le gomme testate sono state inoltre valutate sulla rumorosità, sulla resistenza all'usura e alla loro incidenza sui consumi di carburante. Guarda il video sotto che riassume il test e leggi gli esiti in dettaglio delle prove più avanti.

I RISULTATI DEL TEST ALL SEASON
Delle sette gomme valutate soltanto due hanno ricevuto la menzione Raccomandato, si tratta del Michelin CrossClimate e del Vredstein Quatrac 5; i due pneumatici hanno ottenuto il medesimo voto globale (non calcolato sulla media ponderata, ma pari al valore più basso nei test), i punteggi più bassi sono stati registrati sulla neve per il primo e su neve, bagnato e asciutto per il secondo. Tre pneumatici hanno ricevuto la menzioneRaccomandato con Riserva, si tratta del Nokian Weatherproof, del Goodyear Vector 4 Season Gen.2 e del Pirelli Cinturato All Season; le tre gomme hanno ottenuto generalmente punteggi soddisfacenti, ma dove sono state riscontrate lacune queste erano al limite della sufficienza. Il Nokian e Goodyear non hanno convinto sull'asciutto, il Pirelli su asciutto, bagnato e neve. Le gomme che il TCS ha definito Non Raccomandatesono il Bridgestone A001 e l'Hankook Kinergy 4S, le lacune riscontrate da questi pneumatici sono diffuse e in alcuni casi, su neve per il primo e su bagnato per il secondo, i punteggi sono estremamente bassi (negli allegati in fondo trovi il prospetto con i risultati completi).

IL TCS CONSIGLIA LA GOMMA STAGIONALE
Nelle prove svolte dal Touring Club Svizzero si è visto come ogni pneumatico tenda aperformare meglio in specifiche situazioni. Questo secondo i tecnici elvetici è indicativo di quanto una gomma sia più adatta ad una stagione piuttosto che ad un'altra. La considerazione finale del TCS è che, visto che un'automobile viene generalmente impiegata tutto l'anno, attraverso i vari cambi climatici, si consiglia di adottare gomme invernali durante la stagione fredda, quindi performanti su bagnato, neve e ghiaccio e gomme estive quando si viaggia prevalentemente su fondi asciutti e con temperature mediamente elevate.

Fonte: sicurauto.it
Articolo completo: http://www.sicurauto.it/pneumatici-auto/news/test-pneumatici-all-season-2016-2017.html

lunedì 10 ottobre 2016

Dal 15 ottobre via alle gomme invernali!

L'estate e le belle giornate sono ormai lontane e bisogna attrezzarsi per potere affrontare al meglio la stagione fredda ormai alle porte. In tema di sicurezza stradale, soprattutto per chi vive al centro nord si approssima il momento delcambio pneumatici per equipaggiare la propria vettura con le gomme invernali. Una circolare del MIT autorizza la circolazione con gomme invernali, anche con codice velocità inferiore a quanto prescritto dalla Carta di Circolazione, dal 15 ottobre al 15 maggio, favorendo chi vuole provvedere per tempo ed evitare i disagi dell'ultimo minuto.

Orientativamente, per migliorare la sicurezza stradale, la circolazione e la mobilità nella stagione fredda le Regioni e Comuni dispongono, tramite specifiche ordinanze, le scadenze per il montaggio delle gomme invernali. In molte Regioni il termine ultimo per il cambio degli pneumatici è stato fissato per il 15 novembre, superato il quale, chi non avrà provveduto alla sostituzione, rischia sanzioni pecuniarie in caso di controllo da parte delle autorità e vedrà applicarsi il provvedimento di interdizione del transito fino a quando la vettura non sarà equipaggiata con gomme idonee. 

Chi vive in una Regione nella quale entreranno in vigore le ordinanze invernali sulla circolazione può provvedere con largo anticipo sulle scadenze canoniche, questo grazie alla circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Riguardo al tipo di gomme che è possibile montare, si può scegliere anche uno pneumatico invernale con un indice di velocità ridotto rispetto a quanto scritto sul libretto, e comunque non inferiore al codice velocità Q. Ad esempio se la carta di circolazione prescrive una gomma con codice velocità T, quindi con velocità massime fino a 190 km/h, è possibile scegliere uno pneumatico invernale con codice S.

Pensare per tempo alla sostituzione delle gomme permette di mettersi al riparo da dimenticanze e ritrovarsi a circolare "fuori legge" qualora si dimenticasse la scadenza imposta dalle ordinanze. Bisogna anche tener presente che anticipare l'installazione evitalunghe file presso i gommisti; con l'approssimarsi della scadenza molti automobilisti si recano in massa presso le officine per provvedere al cambio gomme e mettersi in regola. Altro problema per chi pensa all'ultimo minuto alle gomme invernali potrebbe essere quello della disponibilità degli pneumatici adatti alla propria vettura, con la forte richiesta concentrata in poche settimane i magazzini dei gommisti potrebbero svuotarsi, ma in questo caso si può ricorrere all'acquisto online.

Fonte: sicurauto.it
Link completo: http://www.sicurauto.it/codice-della-strada/news/dal-15-ottobre-via-alle-gomme-invernali-facciamo-chiarezza.html

mercoledì 5 ottobre 2016

Innalzare il limite legale del battistrada a 3mm? Michelin dice no!



Alcuni produttori di pneumatici hanno proposto di portare il limite legale del battistrada dagli attuali 1,6 millimetri a 3 o addirittura 4 millimetri. Michelin, invece, sostiene che l’attuale limite legale di 1,6 mm risponde perfettamente alle esigenze della mobilità moderna.
I pneumatici Michelin invernali, come il Pilot Alpin, con le lamelle profonde in 3D, e il CrossClimate, sono pneumatici omologati per l’inverno nei paesi in cui i pneumatici invernali sono obbligatori, e offrono prestazioni elevatissime fino all’ultimo chilometro, cioè fino a un livello di usura del battistrada di 1,6 mm.
Michelin afferma di essere contraria a un cambiamento della regolamentazione relativa a una profondità minima di scultura dei pneumatici, per tre ragioni:

1-Sicurezza

  • La regolamentazione in vigore, del 1989, prendeva in considerazione le prestazioni dell’epoca. Per quanto riguarda i progressi realizzati nel mondo dei pneumatici, la maggior parte dei modelli attuali offre prestazioni superiori.
  • Oggi, nessuna statistica permette di stabilire la relazione tra un aumento degli incidenti e il fatto che lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 o 4 mm.
  • Le distanze di frenata dipendono da diversi elementi. Sistema di frenata, sensori ABS, granulometria del suolo (livello di aderenza), condizioni meteorologiche (umidità e temperatura), pressione dei pneumatici, temperatura della gomma, comportamenti di guida sono tra i tanti criteri che entrano in gioco al di là delle caratteristiche intrinseche del pneumatico.
  • Anche i pneumatici nuovi possono presentare grandi differenze di prestazioni nel campo dell’aderenza in base alla marca, ai produttori, ai modelli e alle misure. Un pneumatico premium con una scultura del battistrada a 1,6 mm può essere più performante di un pneumatico economico “budget”, nuovo o quasi nuovo.
  • In realtà, già i primi chilometri percorsi determinano un’usura. Michelin offre per l’insieme dei suoi pneumatici un alto livello di performance per ogni esigenza fino a uno spessore di scultura del battistrada di 1,6 mm, cioè diversi anni e decine di migliaia di chilometri dopo l’acquisto.

2-Costo

  • Sostituire i pneumatici quando lo spessore della scultura è 3 o 4 mm costringe a un cambio più frequente, con conseguente aumento di costi per il consumatore. Questo non è accettabile in un’epoca in cui i progressi tecnologici legati al pneumatico, indipendentemente da quelli raggiunti in campo automobilistico, dovrebbero, al contrario, offrire un miglioramento delle prestazioni dei pneumatici.
  • Sostituire un pneumatico a 3 o 4 mm di profondità di scultura invece che a 1,6 mm rappresenta indicativamente un pneumatico in più per vettura ogni due anni – una situazione non proponibile all’automobilista.
  • L’impatto per gli utilizzatori professionali e per le flotte sarebbe altrettanto significativo, con un incremento del TCO (costo totale di gestione). Aumenterebbero le rate mensili associate ai contratti di noleggio e leasing, come i termini dei sempre più diffusi PCP (personal contract purchase) per i privati.

3-Ecologia

  • Fabbricare un pneumatico richiede l’utilizzo di numerosi materiali, ma anche energia. Più materia è utilizzata, maggiore è l’impatto ambientale. Sostituire i pneumatici il più tardi possibile permette di evitare il sovra-consumo di materie prime e di energia.
  • La resistenza al rotolamento, responsabile del 20 % del consumo di carburante delle vetture (motore termico ed elettrico), migliora con l’usura. Sostituire prematuramente i pneumatici comporterebbe un consumo supplementare fino a 900 milioni di litri di carburante l’anno, cioè ulteriori 3 milioni di tonnellate l’anno di emissioni di CO2, l’equivalente di un anno di emissioni di CO2 per una città come Manchester (GB). Questo livello raggiungerebbe i 9 milioni di tonnellate se si aggiungesse la perdita di materia generata dalla sostituzione anticipata dei pneumatici, l’equivalente delle emissioni annuali di CO2 della città di Birmingham, seconda città della Gran Bretagna.
  • Anche il riciclo consuma energia. Più materia si deve riciclare, meno efficaci si è in termini di sostenibilità. Nel parco automobilistico europeo, passare da 1,6 mm a 3 mm corrisponderebbe a oltre 1,5 milioni di tonnellate di materie prime perse annualmente, equivalenti a una richiesta energetica di 290 milioni di tonnellate di petrolio greggio, cioè la produzione annuale di Messico e Venezuela insieme.
NB: La regolamentazione europea, secondo la direttiva 89/459/CEE, recepita in Italia all’interno del Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992 (Nuovo Codice della Strada) relativo alle caratteristiche e alle condizioni di utilizzo dei pneumatici di automobili e rimorchi, definisce a 1,6 mm la profondità legale minima della scultura dei pneumatici dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali M 1 (vetture), N 1 (furgoni) e O1/O2 (rimorchi). È stato considerato, quindi, che questa profondità di scultura del battistrada sia sufficiente per evacuare il velo d’acqua presente su una strada potenzialmente bagnata e offra le condizioni di sicurezza per tutti gli automobilisti, in ogni condizione.
Fonte: pneusnews.it
Link completo: http://www.pneusnews.it/2016/10/04/innalzare-il-limite-legale-del-battistrada-a-3mm-michelin-dice-no/