martedì 14 novembre 2017

Pneumatici invernali, obbligo dal 15 novembre: cosa c’è da sapere.

Pneumatici invernali, obbligo dal 15 novembre: cosa c’è da sapere.

Differenze tra gomme estive, invernali e quattro stagioni, falsi miti e multe: una vademecum per arrivare pronti all'inverno

ROMA - Martedì 15 novembre scatta l’obbligo di montare gli pneumatici invernali o di dotarsi di catene da neve su gran parte delle strade italiane. La Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 gennaio 2013 prevede infatti che l’Ente proprietario della strada e/o il gestore, possano “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve e su ghiaccio”.

La direttiva si applica normalmente fuori dai centri abitati, quindi non in città, prevedendo un periodo uniforme compreso tra il 15 novembre ed il 15 aprile. Posto che le Regioni hanno il diritto, ad esempio la Valle D’Aosta, di estendere il provvedimento per strade che presentano condizioni climatiche particolari. 

Non pochi automobilisti vivono con fastidio il cambio di stagione, dal momento che impone una spesa aggiuntiva. Tuttavia non si tratta solo di un obbligo ma anche in un importante provvedimento riguardante la sicurezza. Le gomme, e chi segue la Formula 1 lo sa, non sono tutte uguali. E le proprietà della mescola che costituisce il battistrada dipendono innanzitutto dalla temperatura. Uno pneumatico estivo è ottimizzato per viaggiare a temperature superiori a 7°C. Sotto i 7° C la gomma del battistrada si indurisce e perde aderenza, ossia grip, tendendo a slittare. Uno pneumatico invernale è realizzato con una mescola più morbida e presenta una maggiore elasticità della gomma, garantendo una “finestra di utilizzo" ottimale e una migliore aderenza con temperature inferiori ai 7°.

La differenza tra una gomma estiva e una invernale è facilmente percepibile osservando il battistrada: il pneumatico invernale presenta numerose scanalature che aumentano il numero di spigoli e di angoli di attacco, in modo da ottenere una migliore trazione. Le scanalature sono inoltre di maggiore larghezza, per drenare velocemente l’acqua. 

Le gomme hanno una loro carta d’indentità e quelle invernali si riconoscono dalla marcatura M+S sul fianco (acronimo di “Mud and Snow”, ossia fango e neve). La dicitura può essere accompagnata da molto spesso accompagnata dal pittogramma che raffigura una montagna a 3 picchi  con all’interno un fiocco di neve, che contraddistingue pneumatici invernali con elevate prestazioni su neve. 

A questo punto è anche necessario sfatare anche alcune leggende metropolitane. Innanzitutto: montare coperture invernali solo sulle ruote motrici è un grave errore. Perché, ipotizzando di montare le gomme solo sull’asse anteriore, nel momento in cui inseriamo la vettura in curva, perdiamo aderenza al retrotreno e si va facilmente in testacoda. 

Le gomme quattro stagioni (All seasons) non garantiscono le stesse prestazioni delle invernali. Sono un compromesso, paragonabile alla intermedie in Formula 1: non efficaci quanto le coperture specifiche consentono comunque di affrontare fondi impegnativi. Ma la resa è differente. Secondo i test realizzati dal Touring Club svizzero, la stessa vettura impiega 61 metri per arrestarsi alla velocità di 40 km/h su fondo innevato con pneumatici estivi; 42 con gli All seasons, 29 con gli invernali. 

Altro falso mito: le gomme invernali sono più rumorose e fanno aumentare i consumi. Forse una volta. Grazie alle scolpiture direzionali che tengono conto del senso di rotolamento (gli intagli “a freccia”) e ai battistrada ottimizzati, comfort di marcia e consumi sono praticamente gli stessi. 

Un ottimo deterrente è anche rappresentato dalle multe: nei centri abitati la sanzione minima parte dai 41 euro fino a 168 euro (ex artt. 7. co. 1, lett a. e 14 del Codice della strada), mentre fuori dai centri abitati (autostrade, strade extraurbana principale e affini) si rischia una multa da 84 euro fino a un massimo di 335 euro. Inoltre, oltre alla sanzione pecuniaria, si rischia quella accessoria della decurtazione di 3 punti sulla patente, mentre le forze dell'ordine potranno altresì intimare il fermo del veicolo finché questo non venga dotato degli appositi dispositivi antisdrucciolevoli o invernali.

Infine un ragionamento sui costi: il cambio delle gomme comporta una spesa immediata e impone di trovare spazio alle estive fino alla primavera. Ma è anche vero che utilizzando due treni in un anno invece di uno la vita degli pneumatici si allunga. E viaggiare in sicurezza vale sempre la spesa.

Fonte: http://www.corrieredellosport.it/news/motori
Link Completo: http://www.corrieredellosport.it/news/motori/pneumatici/2017/11/14-33906690/pneumatici_invernali_obbligo_dal_15_novembre_cosa_c_da_sapere/2/

martedì 7 novembre 2017

OBBLIGO DOTAZIONI INVERNALI - ORDINANZE PUGLIA.

Periodo: 15 Novembre 2017 - 31 Marzo 2018
Tratti interessati:
• la strada statale 7 `Appia`, dal km 591,741 al km 627,250 (confine regionale - Comune di Palagiano, in provincia di Taranto); 
• la strada statale 17 `Dell`Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitico`, dal km 273,379 al km 284,000 (confine regionale - Variante di Volturara); 
• la strada statale 17/Var `Variante di Volturara`, dal km 0,000 al km 14,250 (incrocio SP 145 ed innesto SS 17); 
• la strada statale 89 `Garganica`, dal km 105,300 al km 145,300 (Vieste - Mattinata, in provincia di Foggia); 
• la strada statale 89 dir/B `Garganica`, dal km 0,000 al km 11,832 (Bivio La Cavola - Monte Sant`Angelo (FG)); 
• la strada statale 90 `Delle Puglie`, dal km 48,320 al km 67,200 (confine regionale - SP 113 a Monte Calvello (FG)); 
• la strada statale 93 `Appulo Lucana`, dal km 16,000 al km 20,750 (Barletta - Canosa (BT)); 
• la strada statale 96 `Barese`, dal km 55,790 al km 105,500 (Gravina - Palo del Colle, in provincia di Bari); 
• la strada statale 99 `Di Matera`, dal km 1,900 al km 10,420 (Altamura - confine regionale); 
• la strada statale 100 `Di Gioia del Colle`, dal km 18,000 al km 66,600 (Casamassima - innesto SS 7); 
• la strada statale 170 dir A `Di Castel del Monte`, dal km 0,000 al km 15,070 (Castel del Monte - Andria (BT)); 
• la strada statale 172 `Dei Trulli`, dal km 1,400 al km 60,400 (Casamassima - bivio per Crispiano); 
• la strada statale 172/dir `Dei Trulli`, dal km 0,000 al km 12,250 (Locorotondo - innesto SS 16 Fasano); 
• la strada statale 272 `Di San Giovanni Rotondo`, dal km 11,100 al km 21,860 (SP 28 Pedegarganica - San Marco in Lamis), dal km 24,450 al km 29,750 (San Marco in Lamis - San Giovanni Rotondo) e dal km 33,350 al km 56,600 (San Giovanni Rotondo - Monte Sant`Angelo); 
• la strada statale 655 `Bradanica`, dal km 31,000 al km 40,865 (casello A16 di Candela - confine regionale).

L’obbligo è segnalato tramite apposita segnaletica verticale e avrà validità, anche al di fuori dei periodi indicati, con il verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. L`ordinanza è emanata nel rispetto delle vigenti norme che disciplinano la circolazione stradale (Codice della Strada).

Fonte: http://gommeservice.it
Link completo: http://gommeservice.it/news/item/166-obbligo-dotazioni-invernali-ordinanze-puglia

venerdì 27 ottobre 2017

Pneumatici invernali, l'obbligo scatta dal 15 novembre o si rischiano multe fino a 335 euro.

ROMA - I primi freddi lasciano presagire anche l'avvicinarsi della data in cui gli automobilisti italiani dovranno adeguarsi all'obbligo di munire la propria vettura di pneumatici da neve, oppure avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali.
È quanto stabilisce l'art. 6, comma quarto, del Codice della Strada (introdotto dalla legge n. 120 del 29 luglio 2010) laddove rappresenta il potere che l'ente proprietario della strada possa prescrivere ai veicolo l'adozione degli strumenti idonei alla marcia su neve o ghiaccio, affinché le gomme siano preformanti, in particolare in caso di temperature particolarmente rigide.
La data in cui iniziare a circolare con le gomme invernali è generalmente fissata a partire dal 15 novembre fino al 15 aprile, periodo rappresentato come "invernale" dal Codice della Strada, con tolleranza di un mese per il montaggio/smontaggio dei dispositivi. Non essendo intervenuta alcuna modifica legislativa, anche per il 2017/2018 dovranno considerarsi le medesime disposizioni della scorsa stagione. Tuttavia, le indicazioni di massima potranno essere disattese da Comuni e Province.
Ai singoli enti territoriali, a mezzo di apposite ordinanze o delibere, è concesso indicare un periodo diverso che andrà debitamente comunicato agli utenti mediante diffusione a mezzo stampa o apposita segnaletica. Una possibilità offerta per venire incontro a specifiche esigenze territoriali, ad esempio a causa della frequenza e dell'intensità delle precipitazioni o della tipologia di strade.
Si rammenta che l'obbligo di adozione degli pneumatici invernali vale per tutti i veicoli a motore (dunque sia auto che mezzi pesanti), a eccezione di ciclomotori a due ruote e dei motocicli: nonostante a questi sia consentito di circolare con pneumatici estivi tutto l'anno, la legge ne vieta la circolazione in caso di neve, ghiaccio su strada o nevicate in atto, anche se dotati di gomme invernali.
I veicoli soggetti all'obbligo, per essere in regola, dovranno munirsi di un kit di "catene" da neve adeguato agli pneumatici montati sulla propria vettura oppure (maggiormente consigliabile) montare sul veicolo gomme invernali che riportino sul fianco la marcatura M+S, "mud & snow" (o anche MS, M/S, M-S, M&S). Ancora, nonostante il Codice della Strada non imponga di montare tutte e quattro le gomme da neve, si raccomanda di farlo per avere comportamenti omogenei sugli assi e mantenere stabilità in curva e frenata.
Si rammenta che, in mancanza di questa marcatura, non sono sufficienti le mere diciture colloquiali o puramente commerciali quali "all season", "all weather", "invernali" e "termiche" per resistere ai controlli operati dalle forze dell'ordine. Pertanto, chiunque, dal 16 novembre 2017 (o altra data specificamente stabilita da Province e Regioni), sia trovato senza gli pneumatici adeguati montati sulla propria vettura o senza catene a bordo sulle strade dove è previsto l'obbligo, rischia una sanzione pecuniaria.
Nei centri abitati la sanzione minima parte dai 41 euro fino a 168 euro (ex artt. 7. co. 1, lett a. e 14 del Codice della strada), mentre fuori dai centri abitati (autostrade, strade extraurbana principale e affini) si rischia una multa da 84 euro fino a un massimo di 335 euro. Inoltre, oltre alla sanzione pecuniaria, si rischia quella accessoria della decurtazione di 3 punti sulla patente, mentre le forze dell'ordine potranno altresì intimare il fermo del veicolo finché questo non venga dotato degli appositi dispositivi antisdrucciolevoli o invernali.

Fonte: ilmessaggero.it
Link completo: http://motori.ilmessaggero.it/normative/pneumatici_invernali_obbligo_15_novembre_rischiano_multe_335_euro-3309945.html

giovedì 12 ottobre 2017

Il sensore Pirelli nella gomma rileva la pressione, il chilometraggio e l’usura.

Anche gli pneumatici adesso sfruttano l’elettronica. L’avanzata dei sistemi di controllo sulle autovetture alla fine ha coinvolto pure le loro «calzature». La novità è proposta da Pirelli sotto forma di un sensore annegato nella gomma della ruota in grado di rilevarne lo stato di salute, vale a dire pressione, chilometraggio e usura. È un sistema sofisticato che collega lo pneumatico a un’apposita unità di controllo sull’auto, fornita dal marchio della P lunga, e infine all’applicazione da scaricare sullo smartphone. Tramite quest’ultima l’automobilista può verificare costantemente i parametri principali e in caso di anomalia (per esempio un calo della pressione) riceverà un avviso attraverso il cloud Pirelli che raccoglie i dati, riconosce i codici di ciascuna gomma e ne permette l’elaborazione.
L’intervento
Lo stesso messaggio viene inviato al gommista che insieme al cliente può così decidere il tipo d’intervento migliore. L’applicazione funge inoltre da manometro elettronico fornendo una lettura molto precisa della pressione di gonfiaggio, tarata sulla temperatura effettiva dello pneumatico (quindi anche a caldo). In futuro questo sistema potrà essere integrato alla centralina dell’automobile per migliorare l’accuratezza dei sistemi di controllo dell’assetto. A tal riguardo sono già in corso contatti con i maggiori marchi automobilistici. Il sistema «Connesso», questo è il nome scelto da Pirelli, è disponibile per i pneumatici di fascia alta, P Zero e Winter Sottozero, nelle misure da 19 pollici in su, per ora sul mercato Usa e in seguito su quello europeo. In pratica è destinato alle vetture alto di gamma.
Rete di vendita
Non a caso il servizio è stato lanciato insieme ai nuovi punti di assistenza PZero World che hanno debuttato a Los Angeles e Monaco di Baviera. Sono i primi esempi di una rete vendita altamente specializzata, indirizzata in particolare ai proprietari di modelli premium (ma non solo ad essi) che ricevono servizi aggiuntivi, come il car valet (il ritiro dell’auto per la manutenzione dei pneumatici) e il mobile fitting (l’intervento diretto in loco, a casa o dove viene più comodo al cliente). Con la possibilità, inoltre, di ricevere tutta l’assistenza richiesta dal nuovo sistema Connesso.

Fonte: corriere.it
Link completo: http://motori.corriere.it/motori/attualita/17_ottobre_05/chip-pneumatico-usurato-che-avverte-automobilista-gommista-4d48faa6-a9d1-11e7-8b59-2e887a487add.shtml

lunedì 2 ottobre 2017

Quattro stagioni? Secondo i test “vale la pena prenderli in considerazione”.

Che la bontà delle prestazioni delle gomme non si misuri semplicemente con la profondità del loro battistrada è un tema importante e promosso da tutti i produttori. Proprio in qusta direzione va anche il test, che ha realizzato l’ente tedesco di supervisione tecnica GTÜ (Gesellschaft für Technische Überwachung), insieme all’Autoclub Europa (ACE) e all’organizzazione austriaca ARBÖ,  per verificare le prestazioni degli all season dopo un anno di utilizzo, prevalentemente estivo, o dopo 10.000 chilometri.
Per il test sono stati scelti i Goodyear Vector 4Season di seconda generazione e i Michelin CrossClimate, nella misura 205/55 R16, montati su due identiche VW Golf e dopo una percorrenza di 10.000 chilometri, con 1,6 millimetri di profilo in meno. I risultati delle prove di frenata su bagnato e su neve, così come quelle di prevenzione dell’aquaplaning e di trazione su neve, secondo il GTÜ, sono stati, in ultima analisi, “sorprendenti”.
In particolare, la distanza di arresto in caso di frenata su bagnato a 100 km/h, per i pneumatici Michelin usati si allunga di 4,6 metri rispetto al prodotto nuovo, una misura dunque “significativamente maggiore”. Il modello Goodyear, al contrario, migliora la prestazione dopo i 10.000 chilometri di utilizzo di ben 4,7 metri. Il tester Gunnar Beer giustifica questo risultato sorprendente del Vector 4Seasons usato con il fatto che “dopo 10.000 chilometri di utilizzo, sul battistrada le lamelle diventano evidenti quasi come in un pneumatico invernale”.
Per quanto riguarda la prevenzione del temuto fenomeno dell’aquaplaning, entrambi i candidati hanno dimostrato prestazioni leggermente inferiori con il battistrada usurato, rispetto al prodotto nuovo. Anche i pneumatici usati presentano tuttavia un profilo sufficiente per affrontare gli improvvisi strati di acqua sul manto stradale.
Lo stesso vale per la trazione su ghiaccio e neve, che è ancora “decisamente sufficiente” anche dopo 10.000 chilometri di percorrenza.
Un’ulteriore “sorpresa” è emersa nella frenata su neve, prova in cui entrambi i pneumatici usati hanno performato meglio rispetto ai gemelli nuovi.
La conclusione del GTÜ non poteva dunque che essere positiva e il consiglio è che in fase di cambio-gomme, “vale sicuramente la pena di prendere in considerazione anche gli all season”. “Non ci sono riserve importanti per quanto riguarda la sicurezza; – dicono gli esperti dopo il test – gli all season garantiscono la mobilità anche in inverno, assicurando i requisiti obbligatori nella stagione fredda, e si pagano i costi”. 


Fonte: pneusnews.it
Link completo: http://www.pneusnews.it/2017/09/12/quattro-stagioni-secondo-i-test-vale-la-pena-prenderli-in-considerazione/

giovedì 28 settembre 2017

TCS test di pneumatici invernali 2017

La trasferta del test comparativo TCS delle gomme invernali in Finlandia si chiude con un bilancio decisamente lodevole: un solo modello dei 32 esaminati è stato bocciato. Uno sguardo approfondito alle dimensioni 195/65 R15 e 215/65 R16.

Il Touring Club Svizzero con circa 1,5 milioni di soci è il principale club della mobilità in Svizzera. Dalla sua fondazione nel 1896, il TCS offre a i suoi soci consulenza, protezione e assistenza nella mobilità personale, attraverso la sua organizzazione federalistica, con la sede centrale e le sue 24 sezioni indipendenti.

Il Touring Club Svizzero con circa 1,5 milioni di soci è il principale club della mobilità in Svizzera. Dalla sua fondazione nel 1896, il TCS offre a i suoi soci consulenza, protezione e assistenza nella mobilità personale, attraverso la sua organizzazione federalistica, con la sede centrale e le sue 24 sezioni indipendenti.



Fonte: Canale Youtube TCS Schweiz-Suisse-Svizzero
Link completo: https://www.youtube.com/watch?v=rjgValwA2J4

mercoledì 27 settembre 2017

La Michelin sostiene che la gomma permetta di percorrere ben 18 mila chilometri in più rispetto alle altre gomme!

Al Salone di Francoforte la Michelin ha svelato il nuovo pneumatico Primacy 4 e ha portato il recente CrossClimate+.
INDIFFERENTI AL METEO - Il Michelin CrossClimate+ (qui a sinistra) è l’evoluzione del CrossClimate del 2015 lanciato come il primo pneumatico estivo omologato anche per le condizioni invernali. In pratica, il rendimento della copertura è indifferente al variare della temperatura, sia che superi i 25°, con l’asfalto ancora più caldo, sia che arrivi a essere inferiore ai 7°. Le caratteristiche particolari del CrossClimate+ sono state messe a dura prova durante i test di sviluppo, con 5 milioni di test in ambienti dalle temperature più disparate: da -30° a +40°. In pratica, le gomme Michelin CrossClimate+ mirano a essere la scelta preferita da parte di chi non intende sostituire due volte all’anno le gomme e preferisce viaggiare sempre con lo stesso tipo di pneumatico. Così come chi abita in zone dove l’inverno non è particolarmente rigido e innevato e la scelta delle gomme invernali è fuori luogo. Il CrossClimate+ è già disponibile presso i gommisti.

SEMPRE ALL’AVANGUARDIA - La Michelin ha una grande tradizione di azienda innovativa e d’avanguardia. L’ultima sua creazione che ha fatto scalpore è la Michelin Vision (qui per saperne di più), realizzata con la tecnica della stampante 3D e priva di cerchione e camera d’aria. Tutto è fatto di una sorta di spugna che offre presa al suolo e resistenza. Una soluzione che oggi è soprattutto spettacolare, ma che la Michelin ha sviluppato per farla diventare un giorno una realtà concreta sulle strade. Intanto, in attesa degli sviluppi dei prodotti del futuro, al Salone di Francoforte la casa francese di pneumatici ha presentato la novità del Primacy 4 e ha promosso la CrossClimate+ lanciata nel mese di febbraio 2017. Il Michelin Primacy 4 è un pneumatico ideato e sviluppato per offrire la massima sicurezza sui fondi bagnati. Il CrossClimate+ è una copertura estiva che può essere usata in tutta tranquillità anche in inverno.
NUOVI COMPONENTI - All’origine della nuova gomma Michelin Primacy 4 (nella foto qui sopra), che sarà messa in vendita a partire dal gennaio 2018, c’è l’impiego di elastomeri di nuova generazione capaci di conferire alla gomma un ottimo grip, anche sull’asfalto bagnato. Oltre alla composizione chimica, la Primacy 4 realizza le sue performance grazie all’innovativo disegno del battistrada: i canali per l’evacuazione dell’acqua hanno forme più rettangolari e meno trapezoidali. Questa modifica del disegno contribuisce a migliorare lo smaltimento dell’acqua quando il battistrada presenta già segni di usura. Il nuovo Michelin Primacy 4 offre anche notevoli vantaggi in tema di convenienza: secondo i test compiuti, la Michelin sostiene che la gomma permette di percorrere ben 18 mila chilometri in più rispetto alle altre gomme. Il lancio commerciale vedrà il Michelin Primacy 4 proposto in 64 dimensioni: 7 dimensioni in 15”; 30 dimensioni in 17”; 17 dimensioni in 16”; 10 dimensioni in 18”.

Fonte: alvolante.it
Link completo: http://www.alvolante.it/news/michelin-primacy-4-e-crossclimate%2B-353799

Vredestein Quatrac 5: il lusso di un unico pneumatico per tutte le stagioni!


mercoledì 20 settembre 2017

I pneumatici del futuro? "Tastano" il terreno e regolano l'auto.

Avvisano il conducente dei problemi in arrivo e adattano il veicolo alle diverse esigenze della strada.


Due tecnologie in grado di aumentare sensibilmente la l’efficienza e dunque la sicurezza dei pneumatici. Si chiamano rispettivamente ContiSense e ContiAdapt e permettono in sostanza il monitoraggio continuo delle condizioni del pneumatico, nonché l’adattamento delle caratteristiche del pneumatico alle condizioni di circolazione prevalenti.
 
La prima, ContiSense, nasce dallo sviluppo delle mescole di gomma elettroconduttrici, capaci di permettere l’invio di segnali elettrici da un sensore posto all’interno del pneumatico fino ad un ricevitore nell’auto. I sensori di gomma monitorano continuativamente sia la profondità di battistrada che la temperatura. Se i valori registrati risultano superiori o inferiori ai limiti predefiniti, il sistema avvisa immediatamente l’automobilista. Se qualcosa invece penetra nel battistrada, un circuito nel pneumatico si chiude, innescando un immediato warning all’automobilista in maniera più rapida rispetto ai sistemi utilizzati oggi, che avvertono l’automobilista quando la pressione ha già iniziato a diminuire.
 
In futuro, il sistema ContiSense sarà dotato di ulteriori sensori che potranno anche essere utilizzati singolarmente. In questo modo le informazioni sulla superficie stradale, come la temperatura o la presenza di neve, possono essere percepite dal pneumatico e trasmessa all’automobilista. I dati possono essere così trasmessi all’elettronica automobilistica o via bluetooth ad uno smartphone.
 
L’altra tecnologia, ContiAdapt, abbina invece dei micro-compressori integrati nella ruota per modificare la pressione dei pneumatici con un cerchione a larghezza variabile. Il sistema può così modificare la misura dell’area di contatto, che in presenza di diverse condizioni di strada è un fattore decisivo sia per la sicurezza che per il comfort. Quattro diverse combinazioni assicurano il perfetto adattamento in condizioni di strada normali, di fondo bagnato, sconnesso e scivoloso.
 
Per esempio, un’area di contatto minore combinata con una pressione alta producono una bassa resistenza al rotolamento e una guida efficiente dal punto di vista energetico su strade lisce e asciutte. Al contrario una più ampia area di contatto abbinata a minore pressione pneumatici, assicura una presa ideale su strade scivolose.
 
Il sistema permette di creare una situazione di pressione molto bassa, al di sotto di 1 bar, per aiutare l’auto ad uscire da un’area di parcheggio con un fondo di neve alta ad esempio, o nell’attraversamento di un tratto ghiacciato pericoloso.
 
ContiSense e ContiAdapt sono accompagnate da un concept di pneumatico che consente di sfruttare pienamente entrambi i vantaggi dei due sistemi. Il disegno del pneumatico è provvisto di tre diverse zone di battistrada per la guida su superfici bagnate, scivolose o asciutte. A seconda della pressione e della larghezza del cerchio, vengono attivate diverse zone di battistrada e il concept di pneumatico adotta l’impronta richiesta in ogni singolo caso. In tal modo, le caratteristiche del pneumatico adattano il prodotto ad affrontare le condizioni della strada o le preferenze dell’automobilista.

Fonte: repubblica.it
Link articolo: http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2017/09/19/news/contisense_e_adapt_i_pneumatici_che_parlano-175904821/

lunedì 24 luglio 2017

Pneumatici, italiani rimandati in sicurezza!

Pneumatici invernali ed equipaggiamento disomogeneo sugli assi. Sono i 2 fenomeni principali che emergono in maniera significativa dall’indagine Vacanze Sicure 2017Dall’indagine fatta da Servizio Polizia Stradale, in collaborazione con Assogomma e Federpneus, ancora una volta gli italiani sono, purtroppo, rimandati in tema di sicurezza. Disattenzioni gravi visto che il pneumatico, vale sempre ricordarlo, è l’unico punto di contatto tra il veicolo e il suolo: per questo motivo è il primo dispositivo di sicurezza attiva.
I numeri dello studio
12.910 controlli che tra metà aprile e metà giugno la Polizia Stradale ha effettuato sulle  strade e autostrade di 6 regioni: Trentino Alto AdigeEmilia RomagnaSiciliaSardegnaCalabria e Puglia. Presentati di recente a Roma i risultati del Progetto Vacanze Sicure edizione 2017: indagine realizzata dal Servizio Polizia Stradale in collaborazione con Assogomma Federpneus, che da 15 anni monitora le condizioni delle gomme dei veicoli in circolazione in Italia alla vigilia degli esodi estivi.
Le irregolarità riscontrate
Sulle vetture controllate nel periodo analitico (quindi in un periodo successivo alla vigenza delle specifiche ordinanze invernali) ben 4.821 erano equipaggiate con pneumatici M+S (il 37,34% del campione di cui 24,08% solo M+S e 13,26% M+S con pittogramma alpino) e 1.024 presentavano un equipaggiamento non omogeneo (quelli che montano pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse oppure con 2 pneumatici invernali e 2 estivi). Se queste percentuali venissero traguardate al parco circolante nel nostro Paese, che è di oltre 37 milioni di autoveicoli, avremmo quasi 3 milioni di vetture con equipaggiamento non omogeneo e addirittura 14 milioni di veicoli con pneumatici invernali M+S di cui con solo marcaggio M+S: quasi 9 milioni e oltre 5 milioni di autovetture con pneumatici invernali con marcaggio M+S e pittogramma alpino. Un quadro certamente non ideale e confortante. Infatti, Assogomma e Federpneus sostengono da sempre che per circolare nelle migliori condizioni di sicurezza possibili è opportuno montare pneumatici di tipo estivo (“standard”) nella stagione calda e pneumatici di tipo invernale (M+S con o senza pittogramma alpino) nella stagione fredda. Questo consiglio, deve essere accompagnato da un montaggio omogeneo sugli assi: vale a dire sempre 4 gomme identiche per marca, misura e caratteristiche prestazionali e per tipologia (invernale/estivo) fatte salve alcune eccezioni indicate dal costruttore del veicolo. L’omogeneità per asse delle caratteristiche dimensionali e prestazionali è prescrizione di legge, mentre l’omogeneità degli assi in termini di tipologia (estivo o invernale) è un consiglio dei costruttori di pneumatici fatto proprio dal Ministero dei Trasporti (Direttiva 16/01/2013).
Gomme lisce
Continua a rimanere alto questo altro fenomeno. Quest’anno raggiunge la significativa percentuale del 5,17 per cento di automobili che circolano con pneumatici lisci
Fonte: inforicambi.it
Articolo completo: http://www.inforicambi.it/sicurezza-salute/pneumatici-italiani-sicurezza_13253.html

mercoledì 17 maggio 2017

Fuori tempo massimo – Ecco chi con le invernali rischia la multa.

Da oggi, 16 maggio, scade il termine massimo per la sostituzione delle gomme invernali con quelle estive, ma – legalmente parlando – l’obbligatorietà è solo per coloro che montano pneumatici invernali con un codice di velocità inferiore rispetto a quello della carta di circolazione. Sono infatti solo quelli gli automobilisti che da oggi rischiano una multa da 422 a 1.695 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione, secondo l’articolo 78 del Codice della Strada; quelli invece che viaggiano con pneumatici invernali con il codice di velocità indicato nel libretto, possono decidere di fare il cambio-gomme con più tranquillità, visto che anche il tempo, in molte zone d’Italia, non è ancora esattamente estivo.

Lo Stato ha infatti legiferato per normare solo le situazioni più critiche della circolazione stradale: la stagione invernale (con le ordinanze) e il caso di coloro che – in genere per spendere meno – hanno montato pneumatici invernali con un codice di velocità inferiore (circolare 1049 del 17 gennaio 2014). Per questi ultimi, il Ministero dei trasporti ha infatti ammesso la deroga, ma con tutte tutele del caso: il gommista deve avvertire chiaramente l’automobilista della velocità inferiore ammessa e, una volta terminato l’inverno, stagione in cui è “accettabile” guidare più piano, l’automobilista ha un mese di tempo per rimontare le gomme estive e tornare a viaggiare alla velocità massima prevista dal libretto.La legge, in effetti, consente di montare gomme winter anche tutto l’anno, senza rischiare nessuna multa, mentre in inverno le gomme estive in molte strade sono assolutamente bandite. Non c’è dubbio però che il comportamento ideale e, per fortuna, sempre più diffuso è utilizzare due treni di gomme, in modo da avere le migliori prestazioni in ciascuna stagione.
E le gomme all season? Attenzione che anche per le gomme quattro stagioni, qualora abbiano un codice di velocità inferiore a quanto prescritto a libretto, vale la stessa regola e dovranno quindi essere sostituite con dei pneumatici con l’indice di velocità corretto.

Fonte: pneusnews.it
Articolo completo: http://www.pneusnews.it/2017/05/16/fuori-tempo-massimo-ecco-chi-con-le-invernali-rischia-la-multa/

mercoledì 12 aprile 2017

Vacanze Sicure: in Puglia i pneumatici sono sotto controllo!

Vacanze Sicure, l’iniziativa di Polstrada e ‘Pneumatici sotto controllo’ per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del pneumatico per la sicurezza stradale è ai nastri di partenza.
L’edizione numero 14 vedrà coinvolte l’Emilia Romagna, la Sicilia, la Calabria, il Trentino Alto Adige, la Sardegna e la Puglia. A rotazione ogni anno alcuni Compartimenti vengono coinvolti in questo progetto che vede una prima parte di attività formativa specifica in aula e poi una seconda parte, su strada per i controlli.
I controlli su vettura previsti dal 20 aprile al 5 giugno sono oltre 10.000 e si concentreranno principalmente nelle regioni oggetto del progetto Vacanze Sicure di quest’anno. Al termine i dati verranno raccolti e analizzati secondo il consolidato modello del Politecnico di Torino e i risultati verranno illustrati a luglio in occasione di una conferenza stampa che ancora una volta avrà lo scopo di sensibilizzare gli automobilisti sul tema. Ogni regione è stata già indagata, anche più volte, nel corso di questi anni e ormai il numero dei controlli totali su tutto il territorio supera i 150.000.
Le infrazioni più comuni statisticamente nel corso degli anni sono le gomme lisce, danneggiate, non rispondenti alla carta di circolazione o non omologate.
L’iniziativa ha portato risultati molto positivi sia ai fini dell’informazione e sensibilizzazione, sia ai fini della riduzione delle infrazioni: si è infatti riscontrato che a distanza di tempo, in genere le infrazioni sono diminuite dove sono stati fatti i controlli negli anni precedenti.
Con un parco auto sempre più vecchio, il 50% ha più di 10 anni, la manutenzione dell’auto assume un ruolo fondamentale per la sicurezza stradale. Il concetto di scarsa manutenzione s’intende non solo riferito al veicolo, ma anche più in generale alla rete infrastrutturale e alle strade. Infatti sempre più sulle strade troviamo gomme con ernie, tagli e bozze dovute a buche. Il pneumatico è l’unico punto di contatto tra il veicolo e il suolo; su una superficie grande come quella di una cartolina si scaricano tutte le forze direzionali, il peso e la frenata della nostra auto.
Questa immagine ben rappresenta quanto siano importanti le scarpe della nostra vettura, soprattutto in questi ponti che vedranno tanti italiani muoversi lungo lo stivale per raggiungere familiari e località di vacanza. Quindi prima di mettersi in viaggio la raccomandazione è quella di andare da un gommista per far fare un controllo visivo dello stato dei pneumatici e per il gonfiaggio. Un’operazione che, nonostante i Rivenditori Specialisti effettuino gratuitamente, non viene eseguita dagli automobilisti. “Infatti oltre il 52% degli automobilisti circola con gomme sottogonfiate” – dice Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma – “un problema di sicurezza in quanto la frenata si allunga e la sterzata è meno precisa, ma anche un danno per l’ambiente e per il portafoglio visto che i consumi di carburante  aumentano fino al 15% e le gomme si usurano in maniera disomogenea e quindi vanno sostituite prima”.
Sul tema il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno osserva “purtroppo sono ancora troppi i conducenti che circolano con pneumatici lisci o danneggiati e che utilizzano pneumatici non omologati. Per contrastare questa tendenza è necessario un impegno a 360 gradi: prevenzione, controlli, informazione, per promuovere un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade. E’ importante comprendere che non si tratta solo di evitare la sanzione pecuniaria, in gioco vi è un interesse certamente superiore: la nostra e l’altrui sicurezza. Grazie all’iniziativa Vacanze Sicure, ormai giunta alla 14° edizione, continuiamo a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una attenta manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, per viaggiare sicuri”.
A partire dal 15 aprile poi gli automobilisti devono generalmente procedere alla sostituzione dei pneumatici invernali con quelli estivi non solo per rispettare le norme di legge, ma anche e soprattutto per ottimizzare le prestazioni dei loro pneumatici e della vettura. Quando fa caldo la gommatura estiva offre vantaggi economici e ambientali, ottimizzando il consumo di carburante e delle gomme stesse.
Va ricordato inoltre che dal 16 maggio e sino al 14 ottobre, non è più consentita la circolazione con pneumatici M+S con codici di velocità inferiori a quelli riportati in carta di circolazione. E’ un’infrazione che può dar luogo non solo a sanzioni pecuniarie. Un ulteriore consiglio dei Produttori di pneumatici, è quello di conservarli in modo opportuno, seguendo le Raccomandazioni internazionali scaricabili liberamente dal sito www.pneumaticisottocontrollo.it.

Fonte: pneusnews.it
Articolo completo: http://www.pneusnews.it/2017/04/12/in-emilia-calabria-trentino-sardegna-e-puglia-i-pneumatici-sono-sotto-controllo/

giovedì 23 marzo 2017

Cambio gomme: oltre la metà degli italiani utilizza pneumatici deteriorati

Un’indagine condotta a inizio marzo dal rivenditore 123gomme.it su un campione rappresentativo di 1000 intervistati mette in luce il ruolo essenziale dell’autofficina di fiducia nel reperimento di informazioni, lascia però anche trasparire un primato preoccupante, quello di chi corre grossi rischi prima di sostituire i propri pneumatici. Il sondaggio commissionato da 123gomme.it e condotto sul territorio nazionale all’inizio di marzo dall’istituto di ricerca indipendente Norstat, valuta le abitudini degli Italiani in merito alla sostituzione del set di pneumatici: dove si reperiscono le informazioni sul potenziale nuovo acquisto e cosa decreta che è davvero giunto il momento di acquistare un nuovo treno di gomme?

Quando si tratta di acquistare un nuovo treno di gomme, il 40% del campione maschile e il 42% del campione femminile, senza variazioni rilevanti tra le diverse aree geografiche del Paese, non ricerca alcuna informazione. Si rivolge al contrario direttamente al rivenditore o all’officina di fiducia, ritenendo che proponga i migliori pneumatici. Internet contende quasi a pari merito il primato delle officine con un 38% degli intervistati che o confronta i top seller tra i pneumatici proposti dai  negozi online  e reperisce poi informazioni mirate sul treno di gomme desiderato su appositi forum (il 34% degli intervistati di sesso maschile contro il 20% delle intervistate di sesso femminile), oppure confronta semplicemente i prezzi online e acquista il set più economico (8%), essendo dell’opinione che ormai uno pneumatico valga l’altro. Il 14% degli intervistati fa invece affidamento sulle esperienze della propria cerchia familiare o di amicizie. Con un 23% sul totale delle partecipanti femminili, la percentuale delle donne che ha selezionato questa risposta supera di gran lunga quella maschile (11%). Infine l’8% afferma di optare sempre per la stessa marca di gomme presente sulla vettura al momento dell’acquisto, ritenendo che lo pneumatico selezionato dal produttore sia il migliore per la propria automobile.

I mille intervistati del sondaggio di 123gomme.it hanno risposto molto chiaramente alla domanda relativa a cosa li spinge ad acquistare un nuovo treno di gomme. Gli intervistati che confidano nel giudizio dell’autofficina sullo stato di deterioramento dei pneumatici sono solo il 49% (ma in totale il 57% delle donne che hanno partecipato al sondaggio). Il 51% pospone l’acquisto fino a correre gravi rischi per la propria sicurezza. La suddetta quota si compone di un 26% degli intervistati, che conferma la propria propensione all’acquisto solo quando riscontra un comportamento anomalo dei pneumatici durante la guida. Il 15% (con un 16% degli intervistati nell’Italia nordoccidentale e un 17% degli intervistati dell’Italia centrale) indica invece che acquista nuove gomme solo in presenza di fessure che superino 1,5 cm di profondità e 10 cm di lunghezza. Considerando che questa risposta è frutto della creatività di 123gomme.it al fine di misurare le competenze degli italiani in merito alla sicurezza stradale, risulta allarmante che un discreto numero di intervistati l’abbia reputata verosimile. Segue chi ritiene opportuno sostituire il treno di gomme quando i pneumatici raggiungono l’età media massima, ossia all’incirca ogni sette anni (7%), e un esiguo 3% di intervistati che invece acquista nuovi pneumatici solo quando viene multato perché il battistrada è troppo sottile, una percentuale che sale al 4% nell’Italia nordoccidentale e al 5% a nordest, ma scende al 2% tra le intervistate.

Fonte: pneurama.com
Link completo: http://www.pneurama.com/it/rivista_articolo.php/Cambio-gomme-oltre-la-metA-degli-italiani-utilizza-pneumatici-deteriorati?ID=29505

lunedì 20 febbraio 2017

Anche le gomme sono su misura!

Gli pneumatici «marcati» si distinguono da quelli generici perché sono stati sviluppati in collaborazione con il costruttore dell’auto. I test Pirelli Scorpion Winter e Sottozero 3.

Una gomma vale l’altra? L’aspetto che a prima vista le accomuna tutte rischia di ingannare perché «dentro» c’è tanta tecnologia, dal battistrada alle mescole, passando per fianco e cintura interna. Tecnologia, peraltro, spesso sviluppata appositamente per l’auto che deve montarle. È importante ricordarsene al cambio gomme, privilegiando nella scelta quelle che il costruttore ha scelto come primo equipaggiamento.

Il «caso» Classe A.
«Gli pneumatici devono offrire la minor resistenza possibile al rotolamento, ma anche frenare in poco spazio – spiega Giuliano Menassi, responsabile ricerca e sviluppo di Pirelli – e questo è solo un esempio di come le diverse richieste fatte agli pneumatici siano in contrasto fra loro». Ad aggiungere complessità ci si mettono le stesse auto, sempre più potenti e asservite all’elettronica. Insomma, per il successo di un’auto la gomma giusta è più che mai determinante. Lo sanno bene gli ingegneri Mercedes che ricordano ancora quando nel 1997 la Classe A fallì il «test dell’alce», ribaltandosi: «La colpa fu di un accoppiamento non adeguato fra auto e pneumatico, tanto che sulla versione che arrivò in commercio venne utilizzata una gomma diversa», spiega Menassi. La sostituzione del treno di gomme su tutte le Classe A che erano già state prodotte prima dell’incidente costò a Mercedes 50 milioni di marchi, mentre il danno d’immagine, impossibile da quantificare, fu immenso.

Molte differenze.
Oltre a quelle di primo equipaggiamento, oggi si possono prendere in considerazione le cosiddette «gomme marcate». Cioè costruite apposta per quel determinato modello. Una tendenza innescata una decina di anni fa da Porsche. Quelle prime coperture riportavano sul fianco anche il codice Porsche e per questo si distinguevano a colpo d’occhio dalle altre gomme: la «marcatura» stava a significare quelle gomme erano state sviluppate in collaborazione fra il produttore e la casa automobilistica. Ma sono molto diverse da quelle generiche? «Fra un Pirelli PZero standard e uno marcato ci possono essere differenze che coinvolgono fino ad un terzo dei componenti», risponde Menassi. Cintura, battistrada, mescola e fianco dipendono dall’assetto della vettura, dalla distribuzione dei pesi, dal funzionamento dei sistemi elettronici, dalla trazione. Poi entrano in gioco anche specifiche richieste dell’azienda automobilistica, che può volere pneumatici capaci di ridurre la rumorosità in abitacolo (come per le auto elettriche) o più in sinergia con l’elettronica della vettura. «Le auto a guida autonoma richiederanno ancora più attenzione – prosegue Menassi – perché non ci sarà l’occhio di chi guida, ma un cervello elettronico che deve basarsi su informazioni precise per funzionare al meglio». 

I test a St. Moritz.
Un’auto autonoma ha bisogno di conoscere gli spazi di frenata garantiti dagli pneumatici, in modo da decidere tempi e modalità di intervento sui freni. Se la gomma nasce insieme all’auto l’intesa è immediata. In aiuto stanno per arrivare i sistemi di comunicazione fra gomma e vettura: negli pneumatici di domani saranno inseriti dei sensori che capteranno e forniranno informazioni utili all’elettronica di del veicolo, dal grado di aderenza dell’asfalto all’usura del battistrada, in modo che il «cervello» di bordo sappia sempre come comportarsi per garantire la massima sicurezza. «L’importanza degli pneumatici marcati risalta in particolare sugli invernali», sottolinea Menassi. È il caso degli Scorpion Winter e Sottozero 3 che abbiamo provato sulle nevi di St. Moritz (Pirelli è sponsor dei mondiali di sci). Le Bentley Continental GT e Bentayga, le Maserati Ghibli e Levante, le Porsche 911 e Macan che abbiamo testato montavano tutte gomme marcate. Le prime mostrano sul fianco la sigla «B», «MGT» le Maserati e «N0» le Porsche. Insomma, a ogni auto il suo pneumatico.

Fonte: http://motori.corriere.it
Link completo: http://motori.corriere.it/motori/attualita/17_febbraio_10/anche-gomme-sono-misura-4e90574c-efa0-11e6-ba75-096146c2df58.shtml

sabato 11 febbraio 2017

Tecnologia Nokian salva gomme da buche e marciapiedi.

Con lo speciale rinforzo Aramid Sidewall nei fianchi.

ROMA - Le buche, tanto frequenti nelle nostre città, o gli altrettanto comuni urti contro i cordoli dei marciapiedi non fanno più paura e non mettono più a rischio i pneumatici. Con la tecnologia Aramid Sidewall - sviluppata da Nokian Tyres - gli automobilisti hanno infatti a disposizione più resistenza e protezione in condizioni di guida difficili, in quanto le fibre sintetiche aramidiche utilizzate per le pareti laterali delle coperture li rinforzano, rendendoli resistenti agli urti e ai tagli che altrimenti potrebbero danneggiarli. Con i pneumatici Nokian già dotati di Aramid Sidewall è dunque possibile parcheggiare senza prestare particolare attenzione al marciapiede, prendere una buca o urtare una pietra tagliente senza danneggiare gravemente lo pneumatico rendendolo inutilizzabile. Nokian Tyres consiglia comunque, se l'impatto è stato evidente, di farle subito controllare la propria auto da un gommista ed essere certi che non siano stati danneggiati i cerchi ruota. Nokian Tyres ha ampliato l'uso della tecnologia Aramid Sidewall ai pneumatici per suv per offrire un'ulteriore protezione. Questa soluzione, che allunga la durata delle coperture, sarà disponibile anche su altri prodotti dai prossimi mesi. In futuro, questa tecnologia sarà anche utilizzata per i pneumatici invernali Nokian Hakkapeliitta LT e per quelli estivi Nokian Rotiiva. ''Abbiamo ricevuto tanti feedback positivi dai conducenti di suv - ha dichiarato Petri Niemi, head of product management di Nokian Tyres - e la nostra innovazione si è rivelata efficace. Questa tecnologia unica, che dà ai pneumatici una maggiore resistenza, permette una guida più serena. Inoltre, visto che il danneggiamento accidentale degli pneumatici può comportare un costo elevato, Aramid Sidewall proteggendo la gomma dagli urti laterali può prevenire anche comletamente questi danni. I nostri prodotti sono in costante sviluppo - ha concluso Niemi - e il nostro obiettivo è quello di migliorare le caratteristiche dei prodotti esistenti, generando valore aggiunto per i nostri clienti e retailer''.

La struttura dell'Aramid Sidewall, utilizzata per la prima volta nei pneumatici chiodati Nokian Hakkapeliitta 8 SUV, è resistente all'usura e ai tagli in modo eccezionale. Viene utilizzata una fibra sintetica aramidica estremamente resistente che trova applicazione anche nelle industrie aeronautiche e della difesa. Per riconoscere i pneumatici di questo tipo è stato aggiunto un logo Aramid sul fianco: lo troviamo dallo scorso gennaio sui Nokian Hakkapeliitta LT2, sui Nokian Rockproof, sui Nokian Rotiiva AT Plus & Nokian Rotiiva AT e sui Nokian Rotiiva HT. Lo utilizzavano già i Nokian WR SUV 3, i Nokian Line SUV e i Nokian zLine SUV.

Fonte: ansa.it
Link completo: https://www.ansa.it/canale_motori/notizie/componentie_tech/2017/02/06/da-nokian-pneumatici-rinforzati-anti-buche-e-marciapiedi_55815624-e08f-4236-99c2-1225740de6fe.html

giovedì 12 gennaio 2017

Auto non catenabili e niente gomme invernali: il Sud rischia la paralisi

Stavolta, dietro gli inviti mettersi in viaggio solo se strettamente necessario, non c’è solo la comune prudenza che vale per ogni nevicata: tra le aree in cui la viabilità è andata in tilt, ci sono molte zone pianeggianti del Sud. Dove sono in pochi ad aver equipaggiato le proprie auto con gomme invernali, per cui ci si deve affidare alle catene. E qui si scopre che molti, in realtà, non possono montarle: molti modelli recenti non sono “catenabili”.
Inoltre va ricordato che è vietato usare moto e motorini: quando nevica o comunque ci sono neve e ghiaccio sulla strada, la direttiva ministeriale del 16 gennaio 2013 (RU/1580 del ministero Infrastrutture e trasporti) prevede lo stop per ciclomotori a due ruote (quindi non per i quadricicli leggeri, cioè le minicar da città) e motocicli.
Riguardo alla vetture, il problema nasce dal fatto che negli ultimi 15 anni c’è stata una crescita continua dei diametri delle ruote, per vari motivi. Quello che di fatto ha pesato di più è di natura estetica ed è lo stesso che porta a “riempire” il più possibile lo spazio tra gomma e passaruota. E, in così poco spazio, diventa problematica la “convivenza” tra gomme, catene, sospensioni, organi dello sterzo e tubi dei freni. Così i costruttori vietano l’uso delle catene.
Un divieto che riguarda sempre più automobilisti: spesso le catene sono consentite solo in abbinata alle gomme più piccole previste su un singolo modello. Quelle più “snobbate” dai consumatori, che di solito scelgono o allestimenti con misure superiori oppure ordinano optional cerchi più grandi, belli e sportivi.
Una soluzione al problema è la scelta di catene particolari, con maglie molto piccole e/o sistemi di aggancio che minimizzano l’ingombro nel passaruota e sul lato interno della gomma. Prodotti perlopiù costosi (anche 200 euro e più), ma che hanno anche il pregio di superare l’altro punto debole delle catene: la loro installazione è facile, alla portata anche di persone non esperte né allenate.
Ma qui subentra un problema legale: spesso le case automobilistiche vietano le catene senza fare alcuna distinzione e giuridicamente il loro divieto vale a tutti gli effetti. Infatti, è riportato sul libretto di uso e manutenzione, che negli ultimi anni, con l’attuale direttiva-quadro sulle omologazioni delle autovetture (la 2007/46, recepita in Italia col Dm Trasporti del 28 aprile 2008), ha acquisito valore legale. Dunque, per i modelli omologati da quando è in vigore questa direttiva, non conta il fatto che la carta di circolazione non contenga alcuna indicazione riguardo alle catene.
Nella pratica, comunque, le cose non stanno in modo così semplice. Prima di tutto perché, sotto nevicate come quelle degli ultimi giorni, è difficile che gli agenti che fermano e multano chi circola senza le dotazioni invernali obbligatorie abbiano il tempo per consultare il libretto (che peraltro, contrariamente alla carte di circolazione, non è neanche obbligatorio tenere a bordo). Inoltre, alcuni libretti sono formulati in modo ambiguo, con un divieto di montare catene cui però fa seguito qualche riga più sotto l’invito a rivolgersi ai concessionari ufficiali e alle officineautorizzate per maggiori informazioni.
Alla fine, quindi, è probabile che si ottenga via libera dalle pattuglie anche quando si hanno catene su vetture non catenabili. Però è stupido cantare vittoria: se le catene sono davvero inadatte al mezzo, si rischia non solo di romperle, ma anche e soprattutto di danneggiare sospensioni, freni, cerchi e carrozzeria. Senza contare che si finisce di traverso bloccando la strada, cosa che provoca l’intervento delle forze di polizia e le sanzioni che si era riusciti a evitare durante il controllo.
La circolazione senza pneumatici invernali o catene (e in questi casi le catene è come non averle, non essendo utilizzabili) è punita con una multa di 85 euro e il divieto di proseguire il viaggio. Nessuna conseguenza sulla patente, salvo che l’incidente abbia causato danni a persone che fanno scattare le misure cautelari dovuti in sinistri con morti o feriti (che nei casi più gravi possono arrivare fino alla sospensione della patente per cinque anni). D’altra parte, appare anche difficile pretendere che anche nelle zone pianeggianti del Sud si diffondano le gomme invernali. Qui sarebbero di limitata utilità, visto che raramente si scende sotto i 7 gradi, temperatura che le rende consigliabili anche sul bagnato o sull’asciutto.