giovedì 12 gennaio 2017

Auto non catenabili e niente gomme invernali: il Sud rischia la paralisi

Stavolta, dietro gli inviti mettersi in viaggio solo se strettamente necessario, non c’è solo la comune prudenza che vale per ogni nevicata: tra le aree in cui la viabilità è andata in tilt, ci sono molte zone pianeggianti del Sud. Dove sono in pochi ad aver equipaggiato le proprie auto con gomme invernali, per cui ci si deve affidare alle catene. E qui si scopre che molti, in realtà, non possono montarle: molti modelli recenti non sono “catenabili”.
Inoltre va ricordato che è vietato usare moto e motorini: quando nevica o comunque ci sono neve e ghiaccio sulla strada, la direttiva ministeriale del 16 gennaio 2013 (RU/1580 del ministero Infrastrutture e trasporti) prevede lo stop per ciclomotori a due ruote (quindi non per i quadricicli leggeri, cioè le minicar da città) e motocicli.
Riguardo alla vetture, il problema nasce dal fatto che negli ultimi 15 anni c’è stata una crescita continua dei diametri delle ruote, per vari motivi. Quello che di fatto ha pesato di più è di natura estetica ed è lo stesso che porta a “riempire” il più possibile lo spazio tra gomma e passaruota. E, in così poco spazio, diventa problematica la “convivenza” tra gomme, catene, sospensioni, organi dello sterzo e tubi dei freni. Così i costruttori vietano l’uso delle catene.
Un divieto che riguarda sempre più automobilisti: spesso le catene sono consentite solo in abbinata alle gomme più piccole previste su un singolo modello. Quelle più “snobbate” dai consumatori, che di solito scelgono o allestimenti con misure superiori oppure ordinano optional cerchi più grandi, belli e sportivi.
Una soluzione al problema è la scelta di catene particolari, con maglie molto piccole e/o sistemi di aggancio che minimizzano l’ingombro nel passaruota e sul lato interno della gomma. Prodotti perlopiù costosi (anche 200 euro e più), ma che hanno anche il pregio di superare l’altro punto debole delle catene: la loro installazione è facile, alla portata anche di persone non esperte né allenate.
Ma qui subentra un problema legale: spesso le case automobilistiche vietano le catene senza fare alcuna distinzione e giuridicamente il loro divieto vale a tutti gli effetti. Infatti, è riportato sul libretto di uso e manutenzione, che negli ultimi anni, con l’attuale direttiva-quadro sulle omologazioni delle autovetture (la 2007/46, recepita in Italia col Dm Trasporti del 28 aprile 2008), ha acquisito valore legale. Dunque, per i modelli omologati da quando è in vigore questa direttiva, non conta il fatto che la carta di circolazione non contenga alcuna indicazione riguardo alle catene.
Nella pratica, comunque, le cose non stanno in modo così semplice. Prima di tutto perché, sotto nevicate come quelle degli ultimi giorni, è difficile che gli agenti che fermano e multano chi circola senza le dotazioni invernali obbligatorie abbiano il tempo per consultare il libretto (che peraltro, contrariamente alla carte di circolazione, non è neanche obbligatorio tenere a bordo). Inoltre, alcuni libretti sono formulati in modo ambiguo, con un divieto di montare catene cui però fa seguito qualche riga più sotto l’invito a rivolgersi ai concessionari ufficiali e alle officineautorizzate per maggiori informazioni.
Alla fine, quindi, è probabile che si ottenga via libera dalle pattuglie anche quando si hanno catene su vetture non catenabili. Però è stupido cantare vittoria: se le catene sono davvero inadatte al mezzo, si rischia non solo di romperle, ma anche e soprattutto di danneggiare sospensioni, freni, cerchi e carrozzeria. Senza contare che si finisce di traverso bloccando la strada, cosa che provoca l’intervento delle forze di polizia e le sanzioni che si era riusciti a evitare durante il controllo.
La circolazione senza pneumatici invernali o catene (e in questi casi le catene è come non averle, non essendo utilizzabili) è punita con una multa di 85 euro e il divieto di proseguire il viaggio. Nessuna conseguenza sulla patente, salvo che l’incidente abbia causato danni a persone che fanno scattare le misure cautelari dovuti in sinistri con morti o feriti (che nei casi più gravi possono arrivare fino alla sospensione della patente per cinque anni). D’altra parte, appare anche difficile pretendere che anche nelle zone pianeggianti del Sud si diffondano le gomme invernali. Qui sarebbero di limitata utilità, visto che raramente si scende sotto i 7 gradi, temperatura che le rende consigliabili anche sul bagnato o sull’asciutto.