venerdì 27 ottobre 2017

Pneumatici invernali, l'obbligo scatta dal 15 novembre o si rischiano multe fino a 335 euro.

ROMA - I primi freddi lasciano presagire anche l'avvicinarsi della data in cui gli automobilisti italiani dovranno adeguarsi all'obbligo di munire la propria vettura di pneumatici da neve, oppure avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali.
È quanto stabilisce l'art. 6, comma quarto, del Codice della Strada (introdotto dalla legge n. 120 del 29 luglio 2010) laddove rappresenta il potere che l'ente proprietario della strada possa prescrivere ai veicolo l'adozione degli strumenti idonei alla marcia su neve o ghiaccio, affinché le gomme siano preformanti, in particolare in caso di temperature particolarmente rigide.
La data in cui iniziare a circolare con le gomme invernali è generalmente fissata a partire dal 15 novembre fino al 15 aprile, periodo rappresentato come "invernale" dal Codice della Strada, con tolleranza di un mese per il montaggio/smontaggio dei dispositivi. Non essendo intervenuta alcuna modifica legislativa, anche per il 2017/2018 dovranno considerarsi le medesime disposizioni della scorsa stagione. Tuttavia, le indicazioni di massima potranno essere disattese da Comuni e Province.
Ai singoli enti territoriali, a mezzo di apposite ordinanze o delibere, è concesso indicare un periodo diverso che andrà debitamente comunicato agli utenti mediante diffusione a mezzo stampa o apposita segnaletica. Una possibilità offerta per venire incontro a specifiche esigenze territoriali, ad esempio a causa della frequenza e dell'intensità delle precipitazioni o della tipologia di strade.
Si rammenta che l'obbligo di adozione degli pneumatici invernali vale per tutti i veicoli a motore (dunque sia auto che mezzi pesanti), a eccezione di ciclomotori a due ruote e dei motocicli: nonostante a questi sia consentito di circolare con pneumatici estivi tutto l'anno, la legge ne vieta la circolazione in caso di neve, ghiaccio su strada o nevicate in atto, anche se dotati di gomme invernali.
I veicoli soggetti all'obbligo, per essere in regola, dovranno munirsi di un kit di "catene" da neve adeguato agli pneumatici montati sulla propria vettura oppure (maggiormente consigliabile) montare sul veicolo gomme invernali che riportino sul fianco la marcatura M+S, "mud & snow" (o anche MS, M/S, M-S, M&S). Ancora, nonostante il Codice della Strada non imponga di montare tutte e quattro le gomme da neve, si raccomanda di farlo per avere comportamenti omogenei sugli assi e mantenere stabilità in curva e frenata.
Si rammenta che, in mancanza di questa marcatura, non sono sufficienti le mere diciture colloquiali o puramente commerciali quali "all season", "all weather", "invernali" e "termiche" per resistere ai controlli operati dalle forze dell'ordine. Pertanto, chiunque, dal 16 novembre 2017 (o altra data specificamente stabilita da Province e Regioni), sia trovato senza gli pneumatici adeguati montati sulla propria vettura o senza catene a bordo sulle strade dove è previsto l'obbligo, rischia una sanzione pecuniaria.
Nei centri abitati la sanzione minima parte dai 41 euro fino a 168 euro (ex artt. 7. co. 1, lett a. e 14 del Codice della strada), mentre fuori dai centri abitati (autostrade, strade extraurbana principale e affini) si rischia una multa da 84 euro fino a un massimo di 335 euro. Inoltre, oltre alla sanzione pecuniaria, si rischia quella accessoria della decurtazione di 3 punti sulla patente, mentre le forze dell'ordine potranno altresì intimare il fermo del veicolo finché questo non venga dotato degli appositi dispositivi antisdrucciolevoli o invernali.

Fonte: ilmessaggero.it
Link completo: http://motori.ilmessaggero.it/normative/pneumatici_invernali_obbligo_15_novembre_rischiano_multe_335_euro-3309945.html

giovedì 12 ottobre 2017

Il sensore Pirelli nella gomma rileva la pressione, il chilometraggio e l’usura.

Anche gli pneumatici adesso sfruttano l’elettronica. L’avanzata dei sistemi di controllo sulle autovetture alla fine ha coinvolto pure le loro «calzature». La novità è proposta da Pirelli sotto forma di un sensore annegato nella gomma della ruota in grado di rilevarne lo stato di salute, vale a dire pressione, chilometraggio e usura. È un sistema sofisticato che collega lo pneumatico a un’apposita unità di controllo sull’auto, fornita dal marchio della P lunga, e infine all’applicazione da scaricare sullo smartphone. Tramite quest’ultima l’automobilista può verificare costantemente i parametri principali e in caso di anomalia (per esempio un calo della pressione) riceverà un avviso attraverso il cloud Pirelli che raccoglie i dati, riconosce i codici di ciascuna gomma e ne permette l’elaborazione.
L’intervento
Lo stesso messaggio viene inviato al gommista che insieme al cliente può così decidere il tipo d’intervento migliore. L’applicazione funge inoltre da manometro elettronico fornendo una lettura molto precisa della pressione di gonfiaggio, tarata sulla temperatura effettiva dello pneumatico (quindi anche a caldo). In futuro questo sistema potrà essere integrato alla centralina dell’automobile per migliorare l’accuratezza dei sistemi di controllo dell’assetto. A tal riguardo sono già in corso contatti con i maggiori marchi automobilistici. Il sistema «Connesso», questo è il nome scelto da Pirelli, è disponibile per i pneumatici di fascia alta, P Zero e Winter Sottozero, nelle misure da 19 pollici in su, per ora sul mercato Usa e in seguito su quello europeo. In pratica è destinato alle vetture alto di gamma.
Rete di vendita
Non a caso il servizio è stato lanciato insieme ai nuovi punti di assistenza PZero World che hanno debuttato a Los Angeles e Monaco di Baviera. Sono i primi esempi di una rete vendita altamente specializzata, indirizzata in particolare ai proprietari di modelli premium (ma non solo ad essi) che ricevono servizi aggiuntivi, come il car valet (il ritiro dell’auto per la manutenzione dei pneumatici) e il mobile fitting (l’intervento diretto in loco, a casa o dove viene più comodo al cliente). Con la possibilità, inoltre, di ricevere tutta l’assistenza richiesta dal nuovo sistema Connesso.

Fonte: corriere.it
Link completo: http://motori.corriere.it/motori/attualita/17_ottobre_05/chip-pneumatico-usurato-che-avverte-automobilista-gommista-4d48faa6-a9d1-11e7-8b59-2e887a487add.shtml

lunedì 2 ottobre 2017

Quattro stagioni? Secondo i test “vale la pena prenderli in considerazione”.

Che la bontà delle prestazioni delle gomme non si misuri semplicemente con la profondità del loro battistrada è un tema importante e promosso da tutti i produttori. Proprio in qusta direzione va anche il test, che ha realizzato l’ente tedesco di supervisione tecnica GTÜ (Gesellschaft für Technische Überwachung), insieme all’Autoclub Europa (ACE) e all’organizzazione austriaca ARBÖ,  per verificare le prestazioni degli all season dopo un anno di utilizzo, prevalentemente estivo, o dopo 10.000 chilometri.
Per il test sono stati scelti i Goodyear Vector 4Season di seconda generazione e i Michelin CrossClimate, nella misura 205/55 R16, montati su due identiche VW Golf e dopo una percorrenza di 10.000 chilometri, con 1,6 millimetri di profilo in meno. I risultati delle prove di frenata su bagnato e su neve, così come quelle di prevenzione dell’aquaplaning e di trazione su neve, secondo il GTÜ, sono stati, in ultima analisi, “sorprendenti”.
In particolare, la distanza di arresto in caso di frenata su bagnato a 100 km/h, per i pneumatici Michelin usati si allunga di 4,6 metri rispetto al prodotto nuovo, una misura dunque “significativamente maggiore”. Il modello Goodyear, al contrario, migliora la prestazione dopo i 10.000 chilometri di utilizzo di ben 4,7 metri. Il tester Gunnar Beer giustifica questo risultato sorprendente del Vector 4Seasons usato con il fatto che “dopo 10.000 chilometri di utilizzo, sul battistrada le lamelle diventano evidenti quasi come in un pneumatico invernale”.
Per quanto riguarda la prevenzione del temuto fenomeno dell’aquaplaning, entrambi i candidati hanno dimostrato prestazioni leggermente inferiori con il battistrada usurato, rispetto al prodotto nuovo. Anche i pneumatici usati presentano tuttavia un profilo sufficiente per affrontare gli improvvisi strati di acqua sul manto stradale.
Lo stesso vale per la trazione su ghiaccio e neve, che è ancora “decisamente sufficiente” anche dopo 10.000 chilometri di percorrenza.
Un’ulteriore “sorpresa” è emersa nella frenata su neve, prova in cui entrambi i pneumatici usati hanno performato meglio rispetto ai gemelli nuovi.
La conclusione del GTÜ non poteva dunque che essere positiva e il consiglio è che in fase di cambio-gomme, “vale sicuramente la pena di prendere in considerazione anche gli all season”. “Non ci sono riserve importanti per quanto riguarda la sicurezza; – dicono gli esperti dopo il test – gli all season garantiscono la mobilità anche in inverno, assicurando i requisiti obbligatori nella stagione fredda, e si pagano i costi”. 


Fonte: pneusnews.it
Link completo: http://www.pneusnews.it/2017/09/12/quattro-stagioni-secondo-i-test-vale-la-pena-prenderli-in-considerazione/