Stavolta, dietro gli inviti mettersi in viaggio solo
se strettamente necessario, non c’è solo la comune prudenza che
vale per ogni nevicata: tra le aree in cui la viabilità è andata in tilt, ci
sono molte zone pianeggianti del Sud. Dove sono in pochi ad aver equipaggiato
le proprie auto con gomme invernali, per cui ci si deve affidare alle catene. E
qui si scopre che molti, in realtà, non possono montarle: molti modelli recenti
non sono “catenabili”.
Inoltre va ricordato che è vietato usare moto e
motorini: quando nevica o comunque ci sono neve e ghiaccio
sulla strada, la direttiva ministeriale del 16 gennaio 2013 (RU/1580 del
ministero Infrastrutture e trasporti) prevede lo stop per ciclomotori a due
ruote (quindi non per i quadricicli leggeri, cioè le minicar da città) e
motocicli.
Riguardo alla vetture, il problema nasce dal fatto che
negli ultimi 15 anni c’è stata una crescita continua dei diametri delle ruote,
per vari motivi. Quello che di fatto ha pesato di
più è di natura estetica ed è lo stesso che porta a “riempire” il più possibile
lo spazio tra gomma e passaruota. E, in così poco spazio, diventa problematica
la “convivenza” tra gomme, catene, sospensioni, organi dello sterzo e tubi dei
freni. Così i costruttori vietano l’uso delle catene.
Un divieto che riguarda sempre più automobilisti:
spesso le catene sono consentite solo in abbinata alle gomme più piccole
previste su un singolo modello. Quelle più “snobbate” dai consumatori, che di
solito scelgono o allestimenti con misure superiori oppure ordinano optional
cerchi più grandi, belli e sportivi.
Una soluzione al problema è la scelta di catene
particolari, con maglie molto piccole e/o sistemi
di aggancio che minimizzano l’ingombro nel passaruota e sul lato interno della
gomma. Prodotti perlopiù costosi (anche 200 euro e più), ma che hanno anche il
pregio di superare l’altro punto debole delle catene: la loro installazione è
facile, alla portata anche di persone non esperte né allenate.
Ma qui subentra un problema legale: spesso
le case automobilistiche vietano le catene senza fare alcuna distinzione e
giuridicamente il loro divieto vale a tutti gli effetti. Infatti, è riportato
sul libretto di uso e manutenzione, che negli ultimi anni, con l’attuale
direttiva-quadro sulle omologazioni delle autovetture (la 2007/46, recepita in
Italia col Dm Trasporti del 28 aprile 2008), ha acquisito valore legale.
Dunque, per i modelli omologati da quando è in vigore questa direttiva, non
conta il fatto che la carta di circolazione non contenga alcuna indicazione
riguardo alle catene.
Nella pratica, comunque, le cose non stanno in modo
così semplice. Prima di tutto perché, sotto
nevicate come quelle degli ultimi giorni, è difficile che gli agenti che
fermano e multano chi circola senza le dotazioni invernali obbligatorie abbiano
il tempo per consultare il libretto (che peraltro, contrariamente alla carte di
circolazione, non è neanche obbligatorio tenere a bordo). Inoltre, alcuni
libretti sono formulati in modo ambiguo, con un divieto di montare catene cui
però fa seguito qualche riga più sotto l’invito a rivolgersi ai concessionari
ufficiali e alle officineautorizzate per maggiori informazioni.
Alla fine, quindi, è probabile che si ottenga via
libera dalle pattuglie anche quando si hanno catene su vetture non catenabili. Però
è stupido cantare vittoria: se le catene sono davvero inadatte al mezzo, si
rischia non solo di romperle, ma anche e soprattutto di danneggiare
sospensioni, freni, cerchi e carrozzeria. Senza contare che si finisce di
traverso bloccando la strada, cosa che provoca l’intervento delle forze di
polizia e le sanzioni che si era riusciti a evitare durante il controllo.
La circolazione senza pneumatici invernali o catene (e
in questi casi le catene è come non averle, non essendo utilizzabili) è punita
con una multa di 85 euro e il divieto di proseguire il
viaggio. Nessuna conseguenza sulla patente, salvo che l’incidente abbia causato
danni a persone che fanno scattare le misure cautelari dovuti in sinistri con
morti o feriti (che nei casi più gravi possono arrivare fino alla sospensione
della patente per cinque anni). D’altra parte, appare anche difficile
pretendere che anche nelle zone pianeggianti del Sud si diffondano le gomme
invernali. Qui sarebbero di limitata utilità, visto che raramente si scende
sotto i 7 gradi, temperatura che le rende consigliabili anche sul bagnato o
sull’asciutto.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/
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