Anche gli pneumatici adesso sfruttano l’elettronica. L’avanzata dei sistemi di controllo sulle autovetture alla fine ha coinvolto pure le loro «calzature». La novità è proposta da Pirelli sotto forma di un sensore annegato nella gomma della ruota in grado di rilevarne lo stato di salute, vale a dire pressione, chilometraggio e usura. È un sistema sofisticato che collega lo pneumatico a un’apposita unità di controllo sull’auto, fornita dal marchio della P lunga, e infine all’applicazione da scaricare sullo smartphone. Tramite quest’ultima l’automobilista può verificare costantemente i parametri principali e in caso di anomalia (per esempio un calo della pressione) riceverà un avviso attraverso il cloud Pirelli che raccoglie i dati, riconosce i codici di ciascuna gomma e ne permette l’elaborazione.
L’intervento
Lo stesso messaggio viene inviato al gommista che insieme al cliente può così decidere il tipo d’intervento migliore. L’applicazione funge inoltre da manometro elettronico fornendo una lettura molto precisa della pressione di gonfiaggio, tarata sulla temperatura effettiva dello pneumatico (quindi anche a caldo). In futuro questo sistema potrà essere integrato alla centralina dell’automobile per migliorare l’accuratezza dei sistemi di controllo dell’assetto. A tal riguardo sono già in corso contatti con i maggiori marchi automobilistici. Il sistema «Connesso», questo è il nome scelto da Pirelli, è disponibile per i pneumatici di fascia alta, P Zero e Winter Sottozero, nelle misure da 19 pollici in su, per ora sul mercato Usa e in seguito su quello europeo. In pratica è destinato alle vetture alto di gamma.
Rete di vendita
Non a caso il servizio è stato lanciato insieme ai nuovi punti di assistenza PZero World che hanno debuttato a Los Angeles e Monaco di Baviera. Sono i primi esempi di una rete vendita altamente specializzata, indirizzata in particolare ai proprietari di modelli premium (ma non solo ad essi) che ricevono servizi aggiuntivi, come il car valet (il ritiro dell’auto per la manutenzione dei pneumatici) e il mobile fitting (l’intervento diretto in loco, a casa o dove viene più comodo al cliente). Con la possibilità, inoltre, di ricevere tutta l’assistenza richiesta dal nuovo sistema Connesso.
Fonte: corriere.it
Link completo: http://motori.corriere.it/motori/attualita/17_ottobre_05/chip-pneumatico-usurato-che-avverte-automobilista-gommista-4d48faa6-a9d1-11e7-8b59-2e887a487add.shtml
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