giovedì 23 marzo 2017

Cambio gomme: oltre la metà degli italiani utilizza pneumatici deteriorati

Un’indagine condotta a inizio marzo dal rivenditore 123gomme.it su un campione rappresentativo di 1000 intervistati mette in luce il ruolo essenziale dell’autofficina di fiducia nel reperimento di informazioni, lascia però anche trasparire un primato preoccupante, quello di chi corre grossi rischi prima di sostituire i propri pneumatici. Il sondaggio commissionato da 123gomme.it e condotto sul territorio nazionale all’inizio di marzo dall’istituto di ricerca indipendente Norstat, valuta le abitudini degli Italiani in merito alla sostituzione del set di pneumatici: dove si reperiscono le informazioni sul potenziale nuovo acquisto e cosa decreta che è davvero giunto il momento di acquistare un nuovo treno di gomme?

Quando si tratta di acquistare un nuovo treno di gomme, il 40% del campione maschile e il 42% del campione femminile, senza variazioni rilevanti tra le diverse aree geografiche del Paese, non ricerca alcuna informazione. Si rivolge al contrario direttamente al rivenditore o all’officina di fiducia, ritenendo che proponga i migliori pneumatici. Internet contende quasi a pari merito il primato delle officine con un 38% degli intervistati che o confronta i top seller tra i pneumatici proposti dai  negozi online  e reperisce poi informazioni mirate sul treno di gomme desiderato su appositi forum (il 34% degli intervistati di sesso maschile contro il 20% delle intervistate di sesso femminile), oppure confronta semplicemente i prezzi online e acquista il set più economico (8%), essendo dell’opinione che ormai uno pneumatico valga l’altro. Il 14% degli intervistati fa invece affidamento sulle esperienze della propria cerchia familiare o di amicizie. Con un 23% sul totale delle partecipanti femminili, la percentuale delle donne che ha selezionato questa risposta supera di gran lunga quella maschile (11%). Infine l’8% afferma di optare sempre per la stessa marca di gomme presente sulla vettura al momento dell’acquisto, ritenendo che lo pneumatico selezionato dal produttore sia il migliore per la propria automobile.

I mille intervistati del sondaggio di 123gomme.it hanno risposto molto chiaramente alla domanda relativa a cosa li spinge ad acquistare un nuovo treno di gomme. Gli intervistati che confidano nel giudizio dell’autofficina sullo stato di deterioramento dei pneumatici sono solo il 49% (ma in totale il 57% delle donne che hanno partecipato al sondaggio). Il 51% pospone l’acquisto fino a correre gravi rischi per la propria sicurezza. La suddetta quota si compone di un 26% degli intervistati, che conferma la propria propensione all’acquisto solo quando riscontra un comportamento anomalo dei pneumatici durante la guida. Il 15% (con un 16% degli intervistati nell’Italia nordoccidentale e un 17% degli intervistati dell’Italia centrale) indica invece che acquista nuove gomme solo in presenza di fessure che superino 1,5 cm di profondità e 10 cm di lunghezza. Considerando che questa risposta è frutto della creatività di 123gomme.it al fine di misurare le competenze degli italiani in merito alla sicurezza stradale, risulta allarmante che un discreto numero di intervistati l’abbia reputata verosimile. Segue chi ritiene opportuno sostituire il treno di gomme quando i pneumatici raggiungono l’età media massima, ossia all’incirca ogni sette anni (7%), e un esiguo 3% di intervistati che invece acquista nuovi pneumatici solo quando viene multato perché il battistrada è troppo sottile, una percentuale che sale al 4% nell’Italia nordoccidentale e al 5% a nordest, ma scende al 2% tra le intervistate.

Fonte: pneurama.com
Link completo: http://www.pneurama.com/it/rivista_articolo.php/Cambio-gomme-oltre-la-metA-degli-italiani-utilizza-pneumatici-deteriorati?ID=29505

lunedì 20 febbraio 2017

Anche le gomme sono su misura!

Gli pneumatici «marcati» si distinguono da quelli generici perché sono stati sviluppati in collaborazione con il costruttore dell’auto. I test Pirelli Scorpion Winter e Sottozero 3.

Una gomma vale l’altra? L’aspetto che a prima vista le accomuna tutte rischia di ingannare perché «dentro» c’è tanta tecnologia, dal battistrada alle mescole, passando per fianco e cintura interna. Tecnologia, peraltro, spesso sviluppata appositamente per l’auto che deve montarle. È importante ricordarsene al cambio gomme, privilegiando nella scelta quelle che il costruttore ha scelto come primo equipaggiamento.

Il «caso» Classe A.
«Gli pneumatici devono offrire la minor resistenza possibile al rotolamento, ma anche frenare in poco spazio – spiega Giuliano Menassi, responsabile ricerca e sviluppo di Pirelli – e questo è solo un esempio di come le diverse richieste fatte agli pneumatici siano in contrasto fra loro». Ad aggiungere complessità ci si mettono le stesse auto, sempre più potenti e asservite all’elettronica. Insomma, per il successo di un’auto la gomma giusta è più che mai determinante. Lo sanno bene gli ingegneri Mercedes che ricordano ancora quando nel 1997 la Classe A fallì il «test dell’alce», ribaltandosi: «La colpa fu di un accoppiamento non adeguato fra auto e pneumatico, tanto che sulla versione che arrivò in commercio venne utilizzata una gomma diversa», spiega Menassi. La sostituzione del treno di gomme su tutte le Classe A che erano già state prodotte prima dell’incidente costò a Mercedes 50 milioni di marchi, mentre il danno d’immagine, impossibile da quantificare, fu immenso.

Molte differenze.
Oltre a quelle di primo equipaggiamento, oggi si possono prendere in considerazione le cosiddette «gomme marcate». Cioè costruite apposta per quel determinato modello. Una tendenza innescata una decina di anni fa da Porsche. Quelle prime coperture riportavano sul fianco anche il codice Porsche e per questo si distinguevano a colpo d’occhio dalle altre gomme: la «marcatura» stava a significare quelle gomme erano state sviluppate in collaborazione fra il produttore e la casa automobilistica. Ma sono molto diverse da quelle generiche? «Fra un Pirelli PZero standard e uno marcato ci possono essere differenze che coinvolgono fino ad un terzo dei componenti», risponde Menassi. Cintura, battistrada, mescola e fianco dipendono dall’assetto della vettura, dalla distribuzione dei pesi, dal funzionamento dei sistemi elettronici, dalla trazione. Poi entrano in gioco anche specifiche richieste dell’azienda automobilistica, che può volere pneumatici capaci di ridurre la rumorosità in abitacolo (come per le auto elettriche) o più in sinergia con l’elettronica della vettura. «Le auto a guida autonoma richiederanno ancora più attenzione – prosegue Menassi – perché non ci sarà l’occhio di chi guida, ma un cervello elettronico che deve basarsi su informazioni precise per funzionare al meglio». 

I test a St. Moritz.
Un’auto autonoma ha bisogno di conoscere gli spazi di frenata garantiti dagli pneumatici, in modo da decidere tempi e modalità di intervento sui freni. Se la gomma nasce insieme all’auto l’intesa è immediata. In aiuto stanno per arrivare i sistemi di comunicazione fra gomma e vettura: negli pneumatici di domani saranno inseriti dei sensori che capteranno e forniranno informazioni utili all’elettronica di del veicolo, dal grado di aderenza dell’asfalto all’usura del battistrada, in modo che il «cervello» di bordo sappia sempre come comportarsi per garantire la massima sicurezza. «L’importanza degli pneumatici marcati risalta in particolare sugli invernali», sottolinea Menassi. È il caso degli Scorpion Winter e Sottozero 3 che abbiamo provato sulle nevi di St. Moritz (Pirelli è sponsor dei mondiali di sci). Le Bentley Continental GT e Bentayga, le Maserati Ghibli e Levante, le Porsche 911 e Macan che abbiamo testato montavano tutte gomme marcate. Le prime mostrano sul fianco la sigla «B», «MGT» le Maserati e «N0» le Porsche. Insomma, a ogni auto il suo pneumatico.

Fonte: http://motori.corriere.it
Link completo: http://motori.corriere.it/motori/attualita/17_febbraio_10/anche-gomme-sono-misura-4e90574c-efa0-11e6-ba75-096146c2df58.shtml

sabato 11 febbraio 2017

Tecnologia Nokian salva gomme da buche e marciapiedi.

Con lo speciale rinforzo Aramid Sidewall nei fianchi.

ROMA - Le buche, tanto frequenti nelle nostre città, o gli altrettanto comuni urti contro i cordoli dei marciapiedi non fanno più paura e non mettono più a rischio i pneumatici. Con la tecnologia Aramid Sidewall - sviluppata da Nokian Tyres - gli automobilisti hanno infatti a disposizione più resistenza e protezione in condizioni di guida difficili, in quanto le fibre sintetiche aramidiche utilizzate per le pareti laterali delle coperture li rinforzano, rendendoli resistenti agli urti e ai tagli che altrimenti potrebbero danneggiarli. Con i pneumatici Nokian già dotati di Aramid Sidewall è dunque possibile parcheggiare senza prestare particolare attenzione al marciapiede, prendere una buca o urtare una pietra tagliente senza danneggiare gravemente lo pneumatico rendendolo inutilizzabile. Nokian Tyres consiglia comunque, se l'impatto è stato evidente, di farle subito controllare la propria auto da un gommista ed essere certi che non siano stati danneggiati i cerchi ruota. Nokian Tyres ha ampliato l'uso della tecnologia Aramid Sidewall ai pneumatici per suv per offrire un'ulteriore protezione. Questa soluzione, che allunga la durata delle coperture, sarà disponibile anche su altri prodotti dai prossimi mesi. In futuro, questa tecnologia sarà anche utilizzata per i pneumatici invernali Nokian Hakkapeliitta LT e per quelli estivi Nokian Rotiiva. ''Abbiamo ricevuto tanti feedback positivi dai conducenti di suv - ha dichiarato Petri Niemi, head of product management di Nokian Tyres - e la nostra innovazione si è rivelata efficace. Questa tecnologia unica, che dà ai pneumatici una maggiore resistenza, permette una guida più serena. Inoltre, visto che il danneggiamento accidentale degli pneumatici può comportare un costo elevato, Aramid Sidewall proteggendo la gomma dagli urti laterali può prevenire anche comletamente questi danni. I nostri prodotti sono in costante sviluppo - ha concluso Niemi - e il nostro obiettivo è quello di migliorare le caratteristiche dei prodotti esistenti, generando valore aggiunto per i nostri clienti e retailer''.

La struttura dell'Aramid Sidewall, utilizzata per la prima volta nei pneumatici chiodati Nokian Hakkapeliitta 8 SUV, è resistente all'usura e ai tagli in modo eccezionale. Viene utilizzata una fibra sintetica aramidica estremamente resistente che trova applicazione anche nelle industrie aeronautiche e della difesa. Per riconoscere i pneumatici di questo tipo è stato aggiunto un logo Aramid sul fianco: lo troviamo dallo scorso gennaio sui Nokian Hakkapeliitta LT2, sui Nokian Rockproof, sui Nokian Rotiiva AT Plus & Nokian Rotiiva AT e sui Nokian Rotiiva HT. Lo utilizzavano già i Nokian WR SUV 3, i Nokian Line SUV e i Nokian zLine SUV.

Fonte: ansa.it
Link completo: https://www.ansa.it/canale_motori/notizie/componentie_tech/2017/02/06/da-nokian-pneumatici-rinforzati-anti-buche-e-marciapiedi_55815624-e08f-4236-99c2-1225740de6fe.html

giovedì 12 gennaio 2017

Auto non catenabili e niente gomme invernali: il Sud rischia la paralisi

Stavolta, dietro gli inviti mettersi in viaggio solo se strettamente necessario, non c’è solo la comune prudenza che vale per ogni nevicata: tra le aree in cui la viabilità è andata in tilt, ci sono molte zone pianeggianti del Sud. Dove sono in pochi ad aver equipaggiato le proprie auto con gomme invernali, per cui ci si deve affidare alle catene. E qui si scopre che molti, in realtà, non possono montarle: molti modelli recenti non sono “catenabili”.
Inoltre va ricordato che è vietato usare moto e motorini: quando nevica o comunque ci sono neve e ghiaccio sulla strada, la direttiva ministeriale del 16 gennaio 2013 (RU/1580 del ministero Infrastrutture e trasporti) prevede lo stop per ciclomotori a due ruote (quindi non per i quadricicli leggeri, cioè le minicar da città) e motocicli.
Riguardo alla vetture, il problema nasce dal fatto che negli ultimi 15 anni c’è stata una crescita continua dei diametri delle ruote, per vari motivi. Quello che di fatto ha pesato di più è di natura estetica ed è lo stesso che porta a “riempire” il più possibile lo spazio tra gomma e passaruota. E, in così poco spazio, diventa problematica la “convivenza” tra gomme, catene, sospensioni, organi dello sterzo e tubi dei freni. Così i costruttori vietano l’uso delle catene.
Un divieto che riguarda sempre più automobilisti: spesso le catene sono consentite solo in abbinata alle gomme più piccole previste su un singolo modello. Quelle più “snobbate” dai consumatori, che di solito scelgono o allestimenti con misure superiori oppure ordinano optional cerchi più grandi, belli e sportivi.
Una soluzione al problema è la scelta di catene particolari, con maglie molto piccole e/o sistemi di aggancio che minimizzano l’ingombro nel passaruota e sul lato interno della gomma. Prodotti perlopiù costosi (anche 200 euro e più), ma che hanno anche il pregio di superare l’altro punto debole delle catene: la loro installazione è facile, alla portata anche di persone non esperte né allenate.
Ma qui subentra un problema legale: spesso le case automobilistiche vietano le catene senza fare alcuna distinzione e giuridicamente il loro divieto vale a tutti gli effetti. Infatti, è riportato sul libretto di uso e manutenzione, che negli ultimi anni, con l’attuale direttiva-quadro sulle omologazioni delle autovetture (la 2007/46, recepita in Italia col Dm Trasporti del 28 aprile 2008), ha acquisito valore legale. Dunque, per i modelli omologati da quando è in vigore questa direttiva, non conta il fatto che la carta di circolazione non contenga alcuna indicazione riguardo alle catene.
Nella pratica, comunque, le cose non stanno in modo così semplice. Prima di tutto perché, sotto nevicate come quelle degli ultimi giorni, è difficile che gli agenti che fermano e multano chi circola senza le dotazioni invernali obbligatorie abbiano il tempo per consultare il libretto (che peraltro, contrariamente alla carte di circolazione, non è neanche obbligatorio tenere a bordo). Inoltre, alcuni libretti sono formulati in modo ambiguo, con un divieto di montare catene cui però fa seguito qualche riga più sotto l’invito a rivolgersi ai concessionari ufficiali e alle officineautorizzate per maggiori informazioni.
Alla fine, quindi, è probabile che si ottenga via libera dalle pattuglie anche quando si hanno catene su vetture non catenabili. Però è stupido cantare vittoria: se le catene sono davvero inadatte al mezzo, si rischia non solo di romperle, ma anche e soprattutto di danneggiare sospensioni, freni, cerchi e carrozzeria. Senza contare che si finisce di traverso bloccando la strada, cosa che provoca l’intervento delle forze di polizia e le sanzioni che si era riusciti a evitare durante il controllo.
La circolazione senza pneumatici invernali o catene (e in questi casi le catene è come non averle, non essendo utilizzabili) è punita con una multa di 85 euro e il divieto di proseguire il viaggio. Nessuna conseguenza sulla patente, salvo che l’incidente abbia causato danni a persone che fanno scattare le misure cautelari dovuti in sinistri con morti o feriti (che nei casi più gravi possono arrivare fino alla sospensione della patente per cinque anni). D’altra parte, appare anche difficile pretendere che anche nelle zone pianeggianti del Sud si diffondano le gomme invernali. Qui sarebbero di limitata utilità, visto che raramente si scende sotto i 7 gradi, temperatura che le rende consigliabili anche sul bagnato o sull’asciutto.

martedì 15 novembre 2016

Puglia, Anas: a partire dal 15 novembre 2016 obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sui tratti delle strade statali a rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio

Anas ricorda che a partire dal 15 novembre 2015 e fino al 15 aprile 2017 sarà in vigore l`obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sulle strade statali maggiormente esposte al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.
Nel dettaglio, l`obbligo riguarda:
- la strada statale 7 `Appia`, dal km 591,741 al km 627,250 (confine regionale - Comune di Palagiano, in provincia di Taranto);
- la strada statale 17 `Dell`Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitico`, dal km 273,379 al km 284,000 (confine regionale - Variante di Volturara);
- la strada statale 17/Var `Variante di Volturara`, dal km 0,000 al km 14,250 (incrocio SP 145 ed innesto SS 17);
 - la strada statale 89 `Garganica`, dal km 105,300 al km 145,300 (Vieste - Mattinata, in provincia di Foggia);
- la strada statale 89 dir/B `Garganica`, dal km 0,000 al km 11,832 (Bivio La Cavola - Monte Sant`Angelo (FG));
- la strada statale 90 `Delle Puglie`, dal km 48,320 al km 67,200 (confine regionale - SP 113 a Monte Calvello (FG));
- la strada statale 93 `Appulo Lucana`, dal km 16,000 al km 20,750 (Barletta - Canosa (BT));
- la strada statale 96 `Barese`, dal km 55,790 al km 105,500 (Gravina - Palo del Colle, in provincia di Bari);
- la strada statale 99 `Di Matera`, dal km 1,900 al km 10,420 (Altamura - confine regionale);
- la strada statale 100 `Di Gioia del Colle`, dal km 18,000 al km 66,600 (Casamassima - innesto SS 7);
- la strada statale 170 dir A `Di Castel del Monte`, dal km 0,000 al km 15,070 (Castel del Monte - Andria (BT));
- la strada statale 172 `Dei Trulli`, dal km 1,400 al km 60,400 (Casamassima - bivio per Crispiano);
- la strada statale 172/dir `Dei Trulli`, dal km 0,000 al km 12,250 (Locorotondo - innesto SS 16 Fasano);
- la strada statale 272 `Di San Giovanni Rotondo`, dal km 11,100 al km 21,860 (SP 28 Pedegarganica - San Marco in Lamis), dal km 24,450 al km 29,750 (San Marco in Lamis - San Giovanni Rotondo) e dal km 33,350 al km 56,600 (San Giovanni Rotondo - Monte Sant`Angelo);
- la strada statale 655 `Bradanica`, dal km 31,000 al km 40,865 (casello A16 di Candela - confine regionale).

L’obbligo è segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale, ha validità anche al di fuori dei periodi indicati in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio e riguarda tutti i veicoli a motore, ad esclusione di ciclomotori e motocicli. L’Ordinanza è emanata nel rispetto delle vigenti norme che disciplinano la circolazione stradale (Codice della Strada). Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde, gratuito, 800 841 148.

Fonte: ANAS

giovedì 20 ottobre 2016

Pneumatici invernali: un mese di tempo per il cambio gomme.

Abbassamento delle temperature, pioggia e cielo cupo hanno catapultato gran parte della penisola nel pieno della stagione autunnale. Un periodo che coincide con uno degli appuntamenti a cui sono chiamati molti automobilisti: il cambio gomme.
Alternativa catene da neve. Il 15 ottobre, infatti, inizia ufficialmente la stagione delle dotazioni invernali. L’obbligo di circolare con pneumatici invernali oppure con catene a bordo sulle strade dove è previsto da apposita ordinanza del proprietario - secondo la direttiva emanata il 16 gennaio 2013 dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - parte il 15 novembre e termina il 15 aprile.
Un mese di tolleranza. Lo stesso ministero, tuttavia, ha concesso un mese di tolleranza, prima e dopo tale periodo, per dar modo agli automobilisti di effettuare gradualmente le operazioni di montaggio o smontaggio. Tale deroga vale per solo per le auto (veicoli M1), i furgoni fino a 3,5 tonnellate (N1) e i rimorchi fino 0,75 tonnellate (circ. 104/95).
Obbligo non per tutti. Per chi sceglie le gomme, vale la regola generale: devono essere montate coperture con le caratteristiche (misure, indice di carico e codice velocità) indicate nella carta di circolazione. Tuttavia, solo durante la stagione invernale il ministero ha concesso una deroga (circolare 1049 del 17 gennaio 2014): ferme restando le misure e l'indice di carico, possono essere montati pneumatici invernalicon codice di velocità inferiore a quanto prescritto, purché pari o superiore a “Q” (160 km/h).
La multa per i trasgressori. La sanzione prevista dal Codice della strada (commi 4 lett. e) e 14 dell’art. 6) per chi non si rispetta l'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo è una multa di 85 euro, ridotta a 59,50 se viene pagata entro cinque giorni dalla contestazione. In questi casi, viene anche intimato al conducente di arrestare il veicolo e di proseguire solo dopo avere averlo dotato di gomme invernali o catene.

Fonte: quattroruote.it
Link completo: http://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2016/10/14/pneumatici_invernali_da_oggi_un_mese_per_il_cambio_gomme.html

sabato 15 ottobre 2016

Test pneumatici All Season 2016 – 2017

7 pneumatici 205/55 R16 V Quattro Stagioni nella comparativa del TCS, ognuno eccelle in un ambito,l'ente svizzero consiglia gomme adatte alla stagione.


Il Touring Club Svizzero, dopo aver testato una serie di pneumatici invernali, ha messo alla prova 7 diversipneumatici All Season, comunemente detti Quattro Stagioni nella misura 205/55 R16 V. Il TCS ha valutato il comportamento delle gomme in scenari diversi assegnando punteggi sulle performance; i risultati sono stati poi confrontati con le omologhe versioni deglipneumatici estivi e invernali. Per l'ente svizzero è meglio scegliere una gomma ad hoc in base alla stagione.

LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE
I sette pneumatici All Season sono stati testati nelle varie condizioni climatiche e di fondo stradale che possono essere affrontate durante l'anno da un'automobilista. Il test invernale prevedeva prove sulla neve, sul ghiaccio, su fondi stradali bagnati e in condizioni climatiche tipiche della stagione fredda. Il test estivo è stato eseguito su asfalto asciutto e con temperature atmosferiche elevate. Gli esaminatori hanno preso nota del comportamento degli pneumatici secondo 18 distinti criteri d'esame. Tutte le gomme testate sono state inoltre valutate sulla rumorosità, sulla resistenza all'usura e alla loro incidenza sui consumi di carburante. Guarda il video sotto che riassume il test e leggi gli esiti in dettaglio delle prove più avanti.

I RISULTATI DEL TEST ALL SEASON
Delle sette gomme valutate soltanto due hanno ricevuto la menzione Raccomandato, si tratta del Michelin CrossClimate e del Vredstein Quatrac 5; i due pneumatici hanno ottenuto il medesimo voto globale (non calcolato sulla media ponderata, ma pari al valore più basso nei test), i punteggi più bassi sono stati registrati sulla neve per il primo e su neve, bagnato e asciutto per il secondo. Tre pneumatici hanno ricevuto la menzioneRaccomandato con Riserva, si tratta del Nokian Weatherproof, del Goodyear Vector 4 Season Gen.2 e del Pirelli Cinturato All Season; le tre gomme hanno ottenuto generalmente punteggi soddisfacenti, ma dove sono state riscontrate lacune queste erano al limite della sufficienza. Il Nokian e Goodyear non hanno convinto sull'asciutto, il Pirelli su asciutto, bagnato e neve. Le gomme che il TCS ha definito Non Raccomandatesono il Bridgestone A001 e l'Hankook Kinergy 4S, le lacune riscontrate da questi pneumatici sono diffuse e in alcuni casi, su neve per il primo e su bagnato per il secondo, i punteggi sono estremamente bassi (negli allegati in fondo trovi il prospetto con i risultati completi).

IL TCS CONSIGLIA LA GOMMA STAGIONALE
Nelle prove svolte dal Touring Club Svizzero si è visto come ogni pneumatico tenda aperformare meglio in specifiche situazioni. Questo secondo i tecnici elvetici è indicativo di quanto una gomma sia più adatta ad una stagione piuttosto che ad un'altra. La considerazione finale del TCS è che, visto che un'automobile viene generalmente impiegata tutto l'anno, attraverso i vari cambi climatici, si consiglia di adottare gomme invernali durante la stagione fredda, quindi performanti su bagnato, neve e ghiaccio e gomme estive quando si viaggia prevalentemente su fondi asciutti e con temperature mediamente elevate.

Fonte: sicurauto.it
Articolo completo: http://www.sicurauto.it/pneumatici-auto/news/test-pneumatici-all-season-2016-2017.html